Corriere della Sera (Brescia)

Salone Da Cemmo Fondi da Roma

Presto al via il cantiere per il restauro dell’affresco delle allegorie di S. Agostino

- Troncana

Per restaurare l’affresco su S. Agostino nel salone Da Cemmo del Conservato­rio sono in arrivo cento mila euro dal ministero dei Beni culturali. Per il restauro completo servono 350 mila euro: si cercano sponsor e mecenati.

Dopo il suono senza sbavature e i colpi improvvisi di tosse del signore dei tasti bianchi e neri Arturo Benedetti Michelange­li, il salone Da Cemmo sentirà il sussurro dei pennelli: entro e non oltre la fine dell’anno, sarà pubblicato l’appalto per il restauro degli affreschi. Vita, opere e miracoli di Sant’Agostino si sono quasi cancellati: nel referto dell’ultimo check up clinico, si parla di intonaci distaccati, scaglie di colore che cadono, pittura abrasa e salnitro. La chiamata alle arti, partita nel 2015 dal Conservato­rio, ha avuto la risposta del Mibac, il ministero per i Beni e le attività culturali, pochi mesi fa: sul conto corrente del Marenzio è arrivato un primo bonifico da 100 mila euro con cui recuperare le allegorie di Sant’Agostino sulla parete di fondo, la più precaria. Arrivato il contributo, inizierà la fase due: «Ora stiamo lavorando al bando per appaltare i lavori» fa sapere l’architetto Marco Fasser, della Soprintend­enza.

Bisturi, spugne e restaurato­ri entreranno nel salone tra un concerto e l’altro: i lavori saranno calibrati con le attività del Conservato­rio. Ma il contributo del Ministero non basta a pagare il maquillage delle altre due pareti. «L’opera del Da Cemmo è smisurata, come l’intervento che richiede: non ci si rende conto dello stato precario degli affreschi» dice Laura Salvatore Nocivelli, presidente del Marenzio. «Da quando è stato riaperto il salone, abbiamo avuto parecchie richieste di visite guidate: sono state concesse solo dietro l’approvazio­ne del consiglio. Ma si possiede solo quello che si conosce: dobbiamo essere consapevol­i della necessità di un intervento. Per questo, pur iniziando il restauro della parete di fondo con quanto ci è concesso, continuere­mo a cercare contributi». Da mecenati privati e pubblici: non si esclude un secondo finanziame­nto da parte del Mibac. Il preventivo del restauro arriva a circa 350 mila euro. «Gli affreschi sono in pericolo: ci sono punti di distacco e salnitro. L’intervento è urgente» fa sapere il presidente, architetto di fama.

Il primo restauro del Da Cemmo risale al 1927: Mauro Pellicciol­i colma le lacune pittoriche con un cantiere da 4 mila lire. La vita terrena di Sant’Agostino, però, non è eterna: gli affreschi vengono rovinati dalle bombe durante la Guerra e nel 1974 Giuseppe Simoni ci mette mano con resina vinilica e impasto bastardo. Nel 2011, il cantiere pilota. Quattro anni dopo, il restyling da 540 mila euro con cui hanno attaccato alla spina lampadine a led, montato un palco ignifugo e installato un riscaldame­nto che non danneggia gli affreschi. I lavori che partiranno a fine 2017 non saranno l’ultimo atto.

di Alessandra Troncana

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Finanziame­nti Dal ministero sono in arrivo 100 mila euro per restaurare l’affresco su S. Agostino nel salone Da Cemmo del Conservato­rio. Per completare i lavori di restauro servono complessiv­amente 350 mila euro: si cercano altri sponsor o mecenati

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