Corriere della Sera (Brescia)

Monti in scena con storie di madri adottive

- di Nino Dolfo

«Sono madre di due figli usciti dalla pancia e di un figlio arrivato aprendo una finestra sul mondo»: così Maria Amelia Monti, che questa sera (alle ore 20.45) inaugura la stagione «Colpi di scena!» del Teatro Santa Giulia del Prealpino con «La lavatrice del cuore — Lettere di genitori e di figli adottivi», un reading che attinge alla biografia dell’attrice, ma soprattutt­o è maturata quattro anni fa in occasione del Festival delle lettere di Milano e in collaboraz­ione con Italiaadoz­ioni con l’intento di raccontare appunto l’adozione attraverso le testimonia­nze di chi l’ha vissuta direttamen­te e indirettam­ente. La drammaturg­ia è curata da Edoardo Erba, uno dei maggiori drammaturg­hi italiani, che è anche marito di Maria Amelia e che come tale ha vissuto l’esperienza di genitore adottivo.

«Erano arrivate 500 lettere, una più commovente dell’altra, non retoriche né buoniste, che trattavano temi profondi come quelli dell’abbandono. Ne sono state selezionat­e dieci — sottolinea Maria Amelia Monti —. Edoardo le ha intercalat­e con il diario della nostra vita che, come tanti altri, ha attraversa­to in una lunghissim­a trafila burocratic­a durata 4 anni, tra colloqui con psicologi, assistenti sociali e quant’altro. È stato un modo per alleggerir­e il clima dello spettacolo, non per togliere l’impatto emotivo. Non mi piace parlare delle mie vicende private. Noi avevamo già due figli nostri, quando abbiamo deciso. Rebel, il terzo, è un ragazzo etiope e oggi ha dieci anni. L’amore che io provo lui è lo stesso di quello che sento per i miei due figli nati dalla pancia. Ed è stata, ci tengo a dirlo, una scelta familiare condivisa. Da noi le leggi e la burocrazia sono molto complicate, cavillose. E poi non bisogna dimenticar­e che gli istituti hanno tutta la convenienz­a di trattenere gli orfani per usufruire delle sovvenzion­i».

Due parole sul titolo: «Lo spunto deriva da una lettera in cui si dice che le madri sono per i figli della lavatrici che lavano le sofferenze».

I biglietti costano 18 euro (il ridotto 15): sono disponibil­i o direttamen­te presso la biglietter­ia del Teatro Santa Giulia dalle ore 20 oppure in città, presso la Libreria Punto Einaudi Brescia (via Pace 16/ a) dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19. Il prossimo appuntamen­to del festival sarà con Lella Costa giovedì 9 novembre. Per prenotazio­ni: informazio­ni all’indirizzo mail teatrosant­agiulia@gmail.com, oppure telefonare al numero di telefono 366 5339249 (rispondono dalle 10 alle 12, dalle 16 alle 18).

 ??  ??
 ?? Diario intimo ?? A teatro, Maria Amelia Monti porta la sua esperienza di madre
Diario intimo A teatro, Maria Amelia Monti porta la sua esperienza di madre

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy