Luca, apripista alla Monterossa sette anni dopo progetto per 500
Oggi i progetti di alternanza sono diventati obbligatori per tutti (400 ore nel triennio per tecnici e professionali e 200 nei licei), ma anni fa tirocini e stage erano prerogativa di pochi. Al Dandolo, per esempio, le prime convenzioni con le aziende partirono come una sorta di «premio» per gli studenti più quotati. La professoressa Patrizia Bonaglia ricorda bene il caso di Luca, che nel 2010 frequentava la 4b ed era tra i migliori della sua classe: la scuola prese contattò con l’azienda Monterossa perché in Franciacorta lavorava un enologo francese, capace quindi di insegnare ai ragazzi alcuni procedimenti particolari, diversi da quelli che già imparavano a scuola. «Luca trovò un tutor fantastico: aveva molta esperienza e se lo prese a cuore» racconta la docente. L’anno dopo il ragazzo del Dandolo tornò alla Monterossa: il tutor andò in pensione e l’estate stessa l’azienda franciacortina assunse il giovane neodiplomato. «Dopo quell’esperienza, abbiamo cominciato a mandare una ventina di ragazzi: dal 2012, poi, l’alternanza è cominciata per tutti» ricorda la professoressa. Oggi, nei progetti scuola-lavoro sono coinvolti circa 500 studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’istituto che conta, con tutte le sedi, circa 1.200 ragazzi. C’è anche una sezione per l’alberghiero e una per il turismo: tutti gli alunni devono far progetti di alternanza. Compreso quel ragazzo «molto restio» che, anni fa, alla professoressa Bonaglia aveva detto: «Ho già l’azienda della mia famiglia, non voglio fare il tirocinio». E invece, la scuola trovò un caseificio vicino a San Gervasio: «Il ragazzo partiva alle tre del mattino – racconta la docente – e tornava alle due del pomeriggio». Gli orari erano quelli classici del lavoro. «Lui era stanco ma soddisfatto. E anche suo padre – ricorda Bonaglia – mi aveva ringraziato». (m.tr.)