Bonomelli e Montini un’amicizia bresciana che ha fatto la storia
«Ho sempre preziosa la tua amicizia alla mia persona, e la tua devozione al mio ministero», così Paolo VI il 28 settembre 1967 a Emilio Bonomelli. «Fra tante voci contrastanti distinguo la Tua, come una di quelle particolarmente confortatrici, in un’ora di grandi speranze e di gravi pene nella vita della Chiesa. Dio Ti benedica», così ancora papa Montini all’amico che già nel ‘32 — grazie ai buoni uffici dell’onorevole Giovanni Longinotti — era stato nominato direttore delle Ville Pontificie a Castelgandolfo da Pio XI, al rientro dalla Francia dove, antifascista, era riparato per sfuggire alle camicie nere di Mussolini. Un’amicizia antica quella tra Bonomelli e Montini che aveva come antecedente quella tra i loro padri , il leader dei contadini della plaga di Rovato Luigi e il più giovane avvocato Giorgio, esponenti del movimento cattolico bresciano. Non solo Emilio Bonomelli, dedicatosi subito dopo la laurea in legge a Torino nel 1912 al giornalismo (al “Cittadino di Brescia”) e alla politica (sino all’incarico di segretario provinciale del PPI ) riconobbe sempre di aver avuto nel padre del futuro pontefice «un maestro di vita». A queste relazioni e al rapporto via via rafforzatosi con Giovanni Battista Montini pure approdato a Roma, in Segreteria di Stato, prima accanto a Pio XI, poi a Pio XII, sino a quando Bonomelli accolse l’amico diventato Papa (diventando poi tramite discreto della sua carità), ma anche alle loro amicizie comuni nel segno di profondi ideali condivisi (basti ricordare Alcide De Gasperi), è dedicato l’incontro che si svolge il 4 novembre a Rovato, nella sala parrocchiale, con inizio alle 16,30. Titolo dell’ appuntamento «Bonomelli e Montini: un’amicizia che ha fatto la storia». Dopo i saluti istituzionali (del sindaco e del parroco di Rovato Tiziano Belotti e monsignor Gian Mario Chiari, dell’assessore alla cultura Cristina Cappellini e del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia Campanelli), interverranno l’arcivescovo Gaetano Bonicelli, emerito di Siena e già ordinario militare d’Italia; l’ ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta; Sandro Barbagallo, curatore delle Collezioni Storiche dei Musei Vaticani. A presiedere l’incontro Gabriele Archetti, docente della cattolica e presidente della Fondazione Cogeme.