Piazzale Arnaldo movida nel mirino
Vita notturna Controlli in aumento
Dopo le proteste e le lettere dei residenti, la Loggia ha messo sotto controllo la vita notturna di piazzale Arnaldo: dall’inizio del 2017, sono progressivamente aumentati sanzioni e presidi della polizia locale per evitare un nuovo «caso Carmine».
L’obiettivo, fa sapere l’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti, è «far convivere residenti e commercianti. La vivacità va bene, ma deve restare nella legalità. Ognuno faccia il proprio dovere».
Sull’ipotesi di chiudere il piazzale con pilomat o fioriere mobili c’è scetticismo: «Al momento sul mercato non c’è un’attrezzatura adeguata alle nostre esigenze».
To be(er) or not to be(er): bottiglie di birra sui marciapiedi, cafoni che usano i muri come toilette, sacchetti della monnezza buttati dove capita, auto indisciplinate ed esasperazione da insonnia al terzo piano. Dopo lettere al vetriolo firmate dagli inquilini e dal consiglio di quartiere e incontri con i commercianti, la Loggia sta cercando di ammaestrare la movida in piazzale Arnaldo.
Il metodo è un usato sicuro: il rito del verbale. Da gennaio a fine ottobre, la Locale ha firmato 4.324 sanzioni al codice della strada, rimosso 145 auto per sosta selvaggia e ritirato 24 patenti per guida in stato di ebbrezza. Ancora: 78 presidi in divisa organizzati soprattutto nel fine settimana, 10 denunce a piede libero per vari reati, una multa per vendita di alcol ai minori, 24 per occupazione abusiva di suolo pubblico, 163 controlli di polizia commerciale. Tra le altre cose, dopo le telefonate dei residenti alla centrale, hanno messo il silenziatore alle casse: 17 interventi per rumore molesto e 14 sanzioni per «l’omissione di cautele per evitare il disturbo della quiete pubblica». Infine, un’attenzione particolare alla raccolta differenziata: da inizio dell’anno, 28 sanzioni e altre 23 contestate da quando è iniziata, il 20 settembre.
«Le sanzioni non sono ancora finite — dice l’assessore alla Sicurezza Walter Muchetti —. La riapertura del Mercato dei Grani, un immobile per anni in totale abbandono cui abbiamo dato lustro con l’investimento dei privati, e la chiusura al traffico nei fine settimana, imposta dalla Prefettura, hanno aperto la piazza alla movida: la vivacità va bene, ma deve restare nella legalità. Il Carmine ci insegna che la deregulation non aiuta la convivenza: gli esercenti devono essere consapevoli che serve il contributo di tutti. Non siamo sul Monte Maddalena, bisogna contenere il rumore e l’inciviltà». Dopo l’invio delle truppe sul posto, «la situazione sembra migliorata». Se la movida non si mettesse in riga nemmeno con le multe, «sul tavolo del sindaco Emilio Del Bono resta l’ordinanza contingibile e urgente. Ma le sanzioni hanno sicuramente contribuito a riportare tutti nel recinto di una maggiore attenzione». Nel weekend, la piazza è off limits alle auto: gli inquilini e i commercianti hanno chiesto alla Loggia di sostituire le fioriere anti-intruso con barriere mobili, che si alzano e si abbassano a piacimento. «Il ragionamento è aperto — fa sapere Muchetti — ma sul mercato, al momento, non sembrano esserci grandissime attrezzature».
I pilomat sono vulnerabili: «Possono essere facilmente danneggiati dalle auto». Le barriere fiorite allungabili tipo quelle in piazza Duomo possono essere facilmente sradicate dai camion: «Serve qualcosa di più resistente». L’idea resta quella di pedonalizzare la piazza in modo permanente: «Ci siamo dati un anno di riflessione: lasciamo ripartire la piazza per fotografare le esigenze di tutti». Nel frattempo, i controlli continuano: «Mi sento di poter dire che il presidio c’è e le sanzioni sono importanti. Siamo attenti anche alla raccolta differenziata: non ammetteremo altri errori».