Chiesanuova, un freno alle auto
Ridisegnata la viabilità e sistemate le strade di accesso alla multisala «Oz»
Per andare alla multisala Oz molti bresciani percorrono via Roma, perché non conoscono la «scorciatoia» della Fiera (manca adeguata segnaletica), intasando Chiesanuova. Ora la Loggia ha preparato un preciso piano antitraffico.
La Loggia dichiara guerra al traffico dentro Chiesanuova. Per farlo trasformerà l’intero quartiere in una zona a 30 all’ora. Concentrando gli interventi (per complessivi 901 mila euro) su via Fura e via Roma. Via Roma è oggi «interpretata» da molti bresciani come strada preferenziale per arrivare — da via Orzinuovi — alla multisala Oz e al centro commerciale Campo Grande«Quando in realtà è molto più comodo arrivarci dalla Fiera, usando il sottopasso di via Sorbanella ma complice anche una cartellonistica stradale che andrà completamente ripensata, è sconosciuta ai più» hanno spiegato ieri il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni. In via Roma già oggi c’è un divieto di transito per i mezzi pesanti. Disatteso costantemente. Ecco allora la soluzione: restringere la carreggiata su via Roma (da 10 a 7 metri), recuperando spazio per una pista ciclopedonale, e creando dei dossi per rallentare la velocità dei veicoli. Interventi che inseguono un duplice obiettivo: riqualificare il quartiere e disincentivare il traffico dei non residenti.
Il progetto, redatto dagli architetti Tonelli e Mestriner, rivede completamente un obiettivo urbanistico del 2008, quando in cambio della nascita degli spazi commerciali nell’area ex Samo, i costruttori avrebbero dovuto versare oneri di urbanizzazione per circa un milione. Ma con lo sboom edilizio l’immobiliare La Brughiera è fallita. E la Loggia ha faticato non poco per incassare la relativa fidejussione. «Da quando amministriamo noi questi imprevisti non ci sono più — ha spiegato il sindaco — visto che prima di realizzare i loro piani attuativi i privati ora
devono concretizzare le opere compensative pattuite». Il vecchio progetto si concentrava prevalentemente sulla riqualificazione di via Fura. Ma è stato totalmente rivisto: «si abbatteranno le recinzioni dell’istituto scolastico superiore Mantegna, per ricostruirle a filo della palestra, liberando lo spazio per un nuovo parcheggio da 25 posti e una pista ciclabile » spiega nel dettaglio l’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni. Questo permetterà alla parrocchia prospicente di Santa Maria Assunta di vedere il suo piazzale meno invaso d’auto. La piastra verrà rialzata al livello dell’attuale sagrato «e diventerà un luogo centrale del quartiere». L’intervento agirà su un tratto di 365 metri, dall’intersezione con via Genova a quella con via Fura. Il parcheggio della Chiesa, come concordato con il Consiglio parrocchiale, sarà ripensato con l’installazione di pilomat per razionalizzare gli accessi. Le altre migliorie viabilistiche ( per complessivi 480 metri) avverranno appunto su via Roma: gli attraversamenti pedonali saranno rialzati, mentre lungo l’asse stradale ci sarà una sorta di «chicane», al fine di interrompere il lungo rettifilo che è causa delle alte velocità dei veicoli e che favorisce il traffico di attraversamento nel quartiere. La pensilina bus verrà spostata a nord, verso il nuovo ingresso dell’istituto Mantegna, per rendere più breve il tragitto degli studenti. «E all’incrocio tra via Roma e via Fura ci sarà anche una nuova postazione di Bicimia» ricorda l’assessore Manzoni.
Tutti i dettagli verranno illustrati dall’amministrazione all’assemblea di quartiere di Chiesanuova in programma lunedì 6 novembre. «Erano interventi richiesti da tempo in modo pressante dai residenti — spiega il sindaco — che si concretizzeranno entro la fine del 2018. Vanno nella direzione tracciata da questa amministrazione: avere una città a misura d’uomo, con una mobilità più dolce». Del Bono sottolinea il supplemento d’attenzione verso Chiesanuova, ricordando la doppia bonifica dei giardini delle scuole Deledda e Calvino (inquinati dai veleni della Caffaro) terminata poco più di un anno fa. Una compensazione ad un quartiere che — vista la vicinanza di autostrada e tangenziale percorse da oltre 200mila veicoli al giorno — non è purtroppo scevro da forti criticità ambientali.