Viaggio all’origine del gusto dove le olive diventano oro
Un anno fa celebrava il suo settantennale, ma non sono cambiati i principi basilari della Cooperativa Agricola San Felice del Benaco: «La spremitura delle olive, l’attuazione di iniziative utili all’agricoltura della zona», uniti al desiderio di far conoscere al maggior numero di persone l’olio di qualità promuovendone la cultura. In questa direzione l’apertura al pubblico di domenica dalle 13 alle 18. Organizzati in gruppi, senza prenotazione e a titolo gratuito, sarà possibile visitare il frantoio e assistere direttamente a tutte le fasi, puramente meccaniche, che trasformano le olive in olio. Possibilità che giocoforza si colloca all’interno dei circa novanta giorni di attività nel corso dell’intero anno. Si vedranno le olive conferite passare attraverso selezione, lavaggio, frangitura, gramolatura, estrazione dell’olio, filtraggio, sino allo stoccaggio dell’olio filtrato in contenitori di acciaio inox sotto battente d’azoto (per impedire, al contatto con l’aria, fenomeni di ossidazione). Seguirà una degustazione dell’olio, sempre guidata dai collaboratori della Cooperativa, con un piccolo rinfresco arricchito da alcuni prodotti locali e dai vini dei soci della «Verità». Quest’anno la qualità dell’olio si presenta come ottima, superiore a quello della precedente campagna, con buoni profumi, un amaro e piccante in evidenza grazie all’elevato contenuto in polifenoli. Risultato possibile grazie a olive molto sane ma in quantità decisamente minore — un 40% in media — rispetto allo scorso anno, situazione parzialmente compensata da rese in olio da record. Occasione unica, come sottolinea Pierpaolo Vezzola, agronomo e responsabile tecnico della realtà, per avvicinarsi in modo piacevole a questo affascinante mondo.