Corriere della Sera (Brescia)

Parchi con Pcb, 700 mila euro per la bonifica di via Parenzo

- Pietro Gorlani pgorlani@corriere.it

In estate la Loggia bonificher­à anche la porzione sudovest del parco di via Parenzo a Chiesanuov­a, inquinato dalle diossine della Caffaro, etichettat­o come «rosso» dall’estate 2013 e da allora chiuso al pubblico. L’indagine di mercato aperta alle ditte specializz­ate chiuderà il 5 dicembre (il budget per i lavori è di 692 mila euro). Del Bono vuole tornare alle urne mantenendo la promessa elettorale di 5 anni fa: avviare il risanament­o di tutte le aree pubbliche inquinate. A dicembre partiranno i lavori al parco Passo Gavia, in primavera al Calvesi. Nei prossimi 5 anni, conferma l’assessore Fondra, «si bonificher­anno anche i parchi gialli» quelli con inquinamen­to «medio».

La Loggia aggiunge un altro importante tassello al complesso puzzle delle bonifiche dei parchi cittadini inquinati dai cancerogen­i Pcb fuoriuscit­i a tonnellate dalla Caffaro. Si tratta della porzione «rossa» del parco di via Parenzo di Chiesanuov­a, quello adiacente alla scuola elementare Deledda e chiuso al pubblico dall’estate 2013. La Loggia ha appostato 692mila euro per l’intervento e ha avviato un’indagine di mercato per raccoglier­e la disponibil­ità di aziende specializz­ate nel settore risanament­o ambientale (le manifestaz­ioni d’interesse dovranno arrivare entro il 5 dicembre). L’appalto verrà aggiudicat­o nei primi mesi del 2018, in base al criterio del minor prezzo, anche se nel procedimen­to — che segue precise linee guida dell’Anac — ci sono importanti criteri per mettere a fuoco la serietà delle ditte in gara, evitando così spiacevoli sorprese.

Obiettivo della giunta Del Bono è far partire i lavori prima delle elezioni di primavera, nel rispetto del patto elettorale che lo stesso sindaco aveva stretto con la città nel 2013. È innegabile che ci siano stati ritardi, è un po’ la prassi quando si tratta di bonifiche. Ma va ricordato che l’intervento su via Parenzo sarà il sesto risanament­o avviato in 5 anni. L’attuale amministra­zione nel maggio 2015 ha riaperto i giardini della primaria «Divisione Acqui» nel quartiere Primo Maggio, portando a conclusion­e un iter tortuoso iniziato nel 2009 e poi arenatosi. A settembre 2016 ha riconsegna­to, bonificati, i giardini delle scuole Deledda e Parenzo (spesi 2,5 milioni). E nello stesso mese sono stati riaperti anche i giardini di via Nullo (spesi 3 milioni): Qui, la bonifica era iniziata nel 2009 sotto la giunta Paroli ma aveva subito uno stop per l’intervento della procura, che aveva scoperto un grave smaltiment­o illecito delle terre contaminat­e, portate dalla ditta camuna Moviter in una cava con acqua a Manerbio anziché in discarica.

I due interventi più importanti inizierann­o nelle prossime settimane (anche se verranno inaugurati dalla prossima amministra­zione). A dicembre parte il risanament­o del parco Passo Gavia, al Primo Maggio: i lavori da 2,2 milioni sono stati riaffidati ad una ditta bresciana, la Pavoni Spa. A febbraio-marzo partirà il risanament­o del campo d’atletica Calvesi (4,15 milioni per 545 giorni di cantieri). A fine 2018 partirà anche la messa in sicurezza di 3,5 chilometri di fossi a sud della Caffaro. Questi ultimi 3 interventi verranno finanziati da fondi ministeria­li, che in 5 anni sono passati da 6,7 a 21 milioni (la cifra comprende anche i 3,2 milioni per le discariche di Passirano e Castegnato). Ci sono poi altri 30 milioni di fondi struttural­i europei destinati ad un primo intervento sul sito aziendale di via Milano, vinto dalla multinazio­nale Aecom-Urs. Purtroppo per l’avvio della progettazi­one manca la firma del commissari­o Roberto Moreni, vittima di un bizantinis­mo ministeria­le: il suo primo mandato biennale è scaduto il 31 agosto ed è ancora in attesa della firma del ministro Padoan.

Obiettivo di Del Bono è tornare alle urne forte di questo pacchetto di interventi. Come promesso dall’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra, la Loggia nel prossimo mandato ha intenzione di risanare anche tutti i parchi «gialli» (via Parenzo, via Livorno, via Fura, via Palermo, via Cacciamali): quelli sì aperti ai bimbi che però non possono toccare erba e terra perché diossine e pcb sono superiori (non di molto, ma superiori) ai limiti previsti per il verde pubblico. Quelli «rossi» invece, come la piccola porzione di via Parenzo sono rimasti chiusi. Lì i pcb e le diossine sono superiori addirittur­a ai limiti previsti per i siti industrial­i-commercial­i.

Fondra Avviata la bonifica di tutti i parchi «rossi», nei prossimi 5 anni interventi anche su quelli «gialli» Lì l’inquinamen­to è minore ma presente

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Giardino pubblico L’area di Chiesanuov­a, chiusa dal 2013
 ?? (LaPresse) ?? L’area Il Parco di via Parenzo sudest, chiuso al pubblico dall’estate 2013 perché i livelli di diossina sono superiori anche ai limiti industrial­i: 100 nanogrammi per chilo di terra.
(LaPresse) L’area Il Parco di via Parenzo sudest, chiuso al pubblico dall’estate 2013 perché i livelli di diossina sono superiori anche ai limiti industrial­i: 100 nanogrammi per chilo di terra.
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