Merate, sospeso primario di Ostetricia La città raccoglie firme per difenderlo
L’accusa: operava fuori orario. Il sindaco: vogliono chiudere l’ospedale. Gallera: falso
Una petizione a sostegno del medico che ha già raccolto più di 500 firme. Un territorio schierato in difesa del primario, nel timore che la decisione nei sui confronti possa essere un primo passo per lo smantellamento del presidio sanitario dove opera. Un esposto alla procura della Repubblica di Lecco da parte del Codacons per fare piena luce sui motivi della sospensione di due mesi del dirigente di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Mandic di Merate, Gregorio Del Boca.
Lo stimato professionista, 61 anni, è accusato di aver utilizzato la sala operatoria e il personale per interventi d’urgenza, che tali però non sarebbero stati, fuori dal regolare orario di lavoro, aggravando così i costi del servizio. E la questione sta scuotendo la Brianza con i sindaci che si sono mobilitati pubblicamente per difendere il primario, insieme agli altri operatori del presidio. Anche perché la decisione presa dalla commissione Provvedimenti disciplinari, che opera autonomamente rispetto alla direzione generale dell’azienda ospedaliera, non sarebbe l’unica: contestualmente al dirigente di Ostetricia infatti, anche l’ex direttore sanitario del Mandic, Gedeone Baraldo, ora in forza presso il Manzoni di Lecco, è stato sospeso per 15 giorni per aver consentito l’utilizzo della sala operatoria in orari d’urgenza per l’attività ordinaria. Il provvedimento disciplinare arriva poco dopo quello nei confronti del coordinatore infermieristico del pronto soccorso di Merate, Francesco Scorzelli, che aveva pagato di tasca propria gli straordinari a sette infermieri regalandogli schede telefoniche. Gli episodi contestati a Del Boca sarebbero una dozzina. A segnalarli alcuni dipendenti richiamati in servizio per svolgere gli interventi risultati essere non urgenti ma spacciati come tali, nonostante siano stati comunque regolarmente pagati per garantire la cosiddetta pronta reperibilità.«Ho agito esclusivamente nell’interesse delle pazienti e dell’ospedale», ha spiegato il medico sospeso per due mesi. Altro non può e non vuole aggiungere, pur lasciando intendere, qualora abbia effettivamente disatteso a procedure e protocolli, di averlo fatto per ridurre i tempi di attesa alle donne assistite, senza mai mettere a repentaglio la salute di altri pazienti. «Il dottor Del Boca ha dimostrato non solo un’alta professionalità, ma a lui viene riconosciuta una propensione all’impegno che va oltre i doveri contrattuali», spiegano i sindaci di Merate, Andrea Massironi, e di Casatenovo Filippo Galbiati.
Per tranquillizzare i cittadini è intervenuto l’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera: «L’ospedale Mandic rappresenta un presidio importante per il territorio. Lo abbiamo più volte dimostrato con fatti concreti. Mi preme rassicurare la popolazione, e le donne in particolare. I timori circa l’eventualità di interruzione delle attività di Ostetricia e ginecologia sono infondati».