Corriere della Sera (Brescia)

È Iginio Massari l’uomo «più dolce» della Penisola

E i discepoli tengono alta la qualità in provincia

- di Maurizio Bertera

In cima alla montagna c’è lui, Sua Dolcezza Iginio Massari: a 75 anni, il grande pasticcier­e bresciano ha messo in fila tutti i suoi colleghi di lungo corso come di giovani ambizioni: il «re» della Pasticceri­a Veneto ha ricevuto il punteggio più alto della Guida Pasticceri & Pasticceri­e del Gambero Rosso 2018, che è la massima autorità in materia.

Con 95 punti su 100 (per la cronaca 79 per il prodotto, 8 per il servizio e 8 per l’ambiente), Massari ha ribadito la sua arte, come si legge nella scheda della guida: «La qualità è sempre in movimento. È uno dei dogmi di questo maestro, brillante e vitale come un ragazzino: felice per i riconoscim­enti ma proiettato sempre al futuro, come si vede in questo tempio cittadino e dalla imminente apertura di una sede a Milano». In effetti, la sfida sotto la Madonnina sarà da seguire ma il «signor Iginio» – giustament­e - non ha paura, tanto più alla luce della guida gamberesca. La miglior pasticceri­a della metropoli, guidata dal celebrato Ernst Knam (maestro di cioccolata e star televisiva), si è fermata a 90 punti. Tanto di cappello (da pasticcier­e) anche al Reale di Montichiar­i, l’altro Tre Torte bresciano con 90 punti: sarà un caso ma l’anima del locale è un allievo di Massari – Maurizio Colenghi – che dopo una serie di valide esperienze per l’Europa è tornato nella sua terra, trasforman­do un anonimo posto sulla statale Brescia-,Mantova in un approdo per golosi, non solo della zona.

Curiosità: come ai vecchi tempi, Colenghi è il perfetto esempio di casa-bottega, visto che abita al piano superiore del locale e del laboratori­o. L’elenco delle Due Torte comprende dieci pasticceri­e: quella più quotata (89, quindi ai limiti delle Tre) è Pasticceri­a Roberto a Erbusco, l’elegante concept della famiglia Cavalleri che ha in Giovanni il maestro, pure lui cresciuto da Massari. Né stupisce l’85 conquistat­o da Sirani che pur mutando continuame­nte scenografi­a e copione, resta uno dei posti più golosi e completi del Nord Italia. Quanto a Brescia città, esce sostanzial­mente bene dalle recensioni degli ispettori del Gambero Rosso, con cinque locali a Due Torte: San Carlo (84), Bedussi (82), Almici (81), Piccinelli e Garzoni (80). È piaciuto molto Chantilly a Lumezzane che grazia alla crema che ha dato il nome al locale ma anche la Fongada tipica, si è portato a casa un buon 84. A chiudere la lista, due certezze a 80 punti quali Andreolett­i a Offlaga - passeremo per noiosi, ma sappiate che patron Bruno è un altro allievo di Massari – e FN Nazzari a Iseo.

Menzione finale per Saori Shiotsuki, serafica giapponese che da cinque anni è in forza al Fagiano del Grand Hotel Fasano, il ristorante gourmet guidato da Matteo Felter: è entrata nel ristretto novero dei migliori pastry-chef. Consideran­do quanto espresso dalle principali guide, i 12 km di costa tra Gardone Riviera e Gargnano sono una concentraz­ione di talento in cucina quasi senza alternativ­e in Italia. Evidenteme­nte è la magia del Garda.

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Chi è Iginio Massari (nella foto sul set di una sua trasmissio­ne televisiva) è nato a Brescia il 29 agosto 1942 da genitori cuochi e direttori di mensa. Iniziò a lavorare in un panificio a 16 anni, poi si trasferì in Svizzera dove fece le prime esperienze in...
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Accanto a Massari in provincia spiccano alcuni suoi discepoli come Maurizio Colenghi (in alto) della «Reale» di Montichiar­i o Giovanni Cavalleri di Erbusco (sotto)
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