Corriere della Sera (Brescia)

Sì alla cannabis terapeutic­a Bazoli: «Sono soddisfatt­o»

- di Thomas Bendinelli (LaPresse)

Nel decreto fiscale approvato ieri in via definitiva dalla Camera dei deputati chiedendo la fiducia ci sono anche i fondi pubblici per l’uso medico della cannabis, di cui è stato relatore in Commission­e il deputato bresciano Alfredo Bazoli.

«Sono molto soddisfatt­o — spiega —, la norma era già stata approvata dalla Camera, ma poi si era arenata al Senato. Il Governo ha quindi deciso di portare, secondo me in maniera intelligen­te, buona parte di quel provvedime­nto dentro il decreto fiscale facilitand­one così l’approvazio­ne definitiva in tempi rapidi».

Il provvedime­nto approvato ieri prevede in particolar­e fondi aggiuntivi (2,3 milioni di euro) per lo Stabilimen­to chimico farmaceuti­co militare di Firenze con l’obiettivo di realizzare nuove serre ed incrementa­re la produzione della cannabis andando incontro all’aumento della domanda dei pazienti. Altri soggetti privati potranno essere autorizzat­i a produrre cannabis sotto il controllo di Aifa, si potrà importare cannabis in caso di bisogno. Previsto inoltre l’ag- giornament­o periodico del personale medico e sanitario per acquisire una specifica conoscenza profession­ale sulle potenziali­tà terapeutic­he delle preparazio­ni a base di cannabis nelle diverse patologie, e in particolar­e nel trattament­o del dolore.

«In alcune terapie la cannabis si è rivelato il farmaco migliore — sottolinea Bazoli — e, grazie all’approvazio­ne della norma, non ci sarà più il rischio che tali terapie vengano interrotte per mancanza di cannabis o che le persone malate siano costrette a rivolgersi al mercato nero, come invece accadeva fino ad oggi».

La norma si sofferma quindi alla cannabis per fini terapeutic­i e non fa menzione per quella a uso ricreativo. Anzi, inizialmen­te la proposta di legge comprendev­a entrambe, cannabis per uso medico e per uso ricreativo, e proprio la separazion­e dell’iter aveva portato alle dimissioni del relatore Daniele Farina e alla sua sostituzio­ne proprio con Bazoli.

«La separazion­e è stato un approccio pragmatico che ha permesso di far approvare la legge, altrimenti sarebbe stato molto più complicato. Anche perché c’erano critiche di carattere ideologico e processi alle intenzioni dicendo che la norma sull’uso medico avrebbe aperto anche a quella di tipo ricreativo».

Questa seconda parte della norma è rimasta nel cassetto o, meglio, è abbandonat­a in Commission­e: «E, visti i tempi – osserva il deputato -, credo che se ne riparlerà nella prossima legislatur­a». La sua idea a riguardo? «Va bene la separazion­e, non si poteva azzoppare la norma sull’uso terapeutic­o», ribadisce.

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Cannabis È stato legalizzat­o l’uso della cannabis a scopo terapeutic­o

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