Falda a rischio: stop del Broletto a ditta di rifiuti
Il direttore del settore Ambiente della Provincia ha sospeso l’attività di gestione rifiuti non pericolosi della ditta Reselco Srl, a Ghedi. Il motivo? Non ha ancora realizzato il sistema di raccolta e trattamento delle acque piovane. Con il rischio concreto che queste, dopo essere entrate a contatto con le scorie, diventino un rischio per l’ambiente. La ditta nel febbraio 2016 aveva ottenuto un’autorizzazione unica ambientale dal Comune ma la Provincia, il 30 gennaio di quest’anno le aveva dato due mesi di tempo per mettersi in regola. Ad aprile negli uffici di via Milano era arrivata una nota della società: si comunicava l’avvio dei lavori, che sarebbero terminati entro il 1 settembre. Scadenza che non è stata rispettata. Arpa, nel sopralluogo effettuato il 14 novembre, non solo ha trovato una nuova insegna all’ingresso dell’insediamento ma ha certificato che il sistema di raccolta delle acque meteoriche non era ancora stato ultimato. Due giorni dopo Giovanmaria Tognazzi, direttore del settore Ambiente e Protezione Civile del Broletto ha revocato l’autorizzazione comunale e ha concesso alla Reselco 30 giorni per rimuovere tutti i rifiuti depositati all’interno del sito ed effettuare carotaggi e analisi per verificare il rispetto dei limiti di legge degli inquinanti e scongiurare rischi ambientali. Se ci saranno irregolarità si procederà con l’escussione della fidejussione. Quella Provincia a volte indicata come troppo tenera dagli ambientalisti locali, in questo caso ha agito con incisiva tempestività. A tutela dell’ambiente.