Tra vini rari e specialità autentiche inebriati dai profumi della terra
Cogliere un’espressione di sorpresa all’assaggio di uno dei tanti prodotti bresciani, sconosciuti anche a parte degli «addetti ai lavori», non è cosa rara. Merito della nostra provincia che grazie alla sua estensione, spazia dalla «bassa» ai monti, alla varietà di composizioni del terreno, ai diversi microclimi esistenti, alla presenza dei laghi, offre una non comune ricchezza in campo agroalimentare. E i tre pomeriggi che vedranno negli spazi di Mo.Ca. una selezione dei tanti piccoli produttori bresciani per il Natale East Lombardy, costituiscono un’opportunità per avvicinarsi a questa dimensione. Scoprire, magari dialogando con i produttori, che il miele non è solo quello sempre liquido della fioritura di robinia pseudoacacia, ma un microcosmo fatto di sensazioni più intense e particolari, che esistono Doc un poco dimenticate o talvolta sottovalutate come quelle del Capriano del Colle, del San Martino della Battaglia, del Cellatica e del Botticino. Incontrare uno degli artefici del Silter Dop, vanto dei nostri formaggi valligiani, prendere atto che con il latte di capra si realizzano delicatezze lontane da quei ricordi, o da quelle paure, nutriti di forti sentori ircini, che il pane buono a Brescia non solo esiste ma conquista riconoscimenti. Guardare negli occhi chi si procura erbe preziose per dare sapore ai suoi salumi, chi difende con tutte le sue forze il più grande vigneto urbano d’Europa, chi sta portando qualità in quelli camuni. Magari acquistare un grande olio del Sebino, un profumato Chiaretto, un raro Moscato di Scanzo. East Lombardy è anche Bergamo, Cremona, Mantova. Dettagli su turismobrescia.it