Corriere della Sera (Brescia)

Scleroderm­ia, a Zingarelli la borsa di studio «Giovanni Cittadini»

- Luisa Monini

Èlo stesso Giovanni Cittadini che, da un grande schermo, sorride affabilmen­te ai numerosi ospiti in Loggia per il conferimen­to di una borsa di studio che porta il suo nome. È una grande giornata per Pia Cittadini, per i loro cinque figli (Cesare, Paola, Marco, Elena, Lorenzo) e per l’associazio­ne Gisl ( gruppo italiano per la lotta alla scleroderm­ia ) che, presieduta da Carla Garbagnati, ha consegnato una borsa di studio di 25 mila euro alla dottoressa Stefania Zingarelli del reparto di Reumatolog­ia e Immunologi­a Clinica del Civile e che ha come responsabi­li scientific­i la professore­ssa Angela Tincani e il dottor Paolo Tirò. È giusto riportare tutti i nomi dei protagonis­ti di questo progetto perché si tratta di uno studio che promette di aprire nuovi orizzonti terapeutic­i a pazienti che, colpiti da sclerosi sistemica, sviluppano la malattia in coincidenz­a temporale con una malattia tumorale. Il progetto «Anti-pm/sci antibodies in systemic sclerosis: evaluation of the associatio­n with malignanci­es», è stato esposto da Zingarelli davanti alle autorità cittadine, istituzion­ali e a numerose associazio­ni. «Vivere con la Scleroderm­ia, patologia rara, cronica, complessa che arriva subdolamen­te, aggredisce all’improvviso il corpo e se ne appropria lasciando ammutolite, incerte, sole, sconvolte e senza più forze le persone colpite, ha fatto riflettere il Gils che ha deciso di passare dalle parole ai fatti, promuovend­o progetti e iniziative a favore della ricerca scientific­a». Così dichiara Garbagnati, felice che questa borsa di studio vada a una ricercatri­ce bresciana vincitrice del bando di concorso sulla sclerosi sistemica indetto da Gils Onlus in ricordo di Giovanni Cittadini. Un uomo, come ha ricordato con grande commozione la moglie Pia, che nei suoi 50 anni di attività ha testimonia­to la passione autentica e l’etica del fare, il coraggio di rischiare ed accogliere le sfide più ambiziose, la genialità di cambiare e diversific­are, coniugando la tradizione e l’innovazion­e, per rimanere radicato sul territorio e creare valore sociale. All’ insegna di questi principi, la famiglia oggi fa propria e continua con coraggio e passione a promuovere la filosofia della rete secondo la quale «tutti i nodi sono punti di forza e tutte le maglie si rafforzano lavorando insieme». La borsa di studio vuole essere una maglia in più, strategica­mente importante, per donare speranza ai malati di sclerosi sistemica, onorando così il motto scelto per l’ultima edizione della giornata delle Malattie rare: «Con la ricerca le possibilit­à sono infinite».

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Borsa di studio La consegna in Loggia (Uff.stampa Comune)

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