Profumo di castagne agli Oh Bej Oh Bej
Èl’Oh Bej Oh Bej di sempre. Caotico, immenso — venticinquemila metri quadri intorno al perimetro del Castello Sforzesco, nel tratto tra via Gadio e piazza Castello —, chiassoso, coloratissimo e profumato. Immutato negli anni, ma ancora capace di divertire e sorprendere. Il tradizionale mercato del ponte dell’Immacolata, che per i milanesi segna l’inizio della caccia ai regali, prende il via giovedì 7 (ore 8.30-21, fino a domenica 10). Quasi quattrocento espositori presenti (sono state settecento le richieste di partecipazione arrivate a Palazzo Marino), superselezionati: maestri del ferro battuto, rame e ottone, rivenditori di stampe antiche e moderne, moltissimi rigattieri, fioristi, giocattolai, artigiani del legno, cestai e, novità di questa edizione, quattro banchi interamente dedicati al presepe e agli addobbi natalizi per la casa e l’abete. «Non è solo un momento commerciale», dichiara Cristina Tajani, assessore a Politiche del lavoro e attività produttive, «ma è anche l’occasione per raccontare la storia, la cultura e la tradizione della città, con il recupero dell’artigianato meneghino più rappresentativo». Non mancheranno, come ogni anno, le bancarelle dei dolci: torroni di tutti i tipi, cioccolati e croccante in prima fila, e poi prelibatezze dell’avvento, miele, caldarroste e i «firunatt», i tipici filoni di castagne affumicate. Oltre al vin brulè con cui scaldarsi durante la ricerca dei doni. (Marta Ghezzi)