Corriere della Sera (Brescia)

Ematologia scoppia «Serve il raddoppio»

Ogni giorno alcuni malati vengono trasferiti nei posti letto di altri reparti dell’ospedale cittadino

- Ghilardi

Ogni anno il reparto di Ematologia dell’ospedale Civile si prende cura di settemila persone (sono un migliaio i nuovi pazienti che si aggiungono ogni anno a quelli già in terapia). Una situazione ormai insostenib­ile, al punto che ogni giorno 4/6 pazienti sono costretti a utilizzare i posti letto del reparto di clinica privata. Per il primario Giuseppe Rossi la soluzione sta nel raddoppio del reparto, creando una seconda Ematologia a Montichiar­i (proprio da quel bacino proviene il 20% dei pazienti). Per tamponare la situazione si potrebbe anche ipotizzare un intervento del settore privato ma al momento sembra che nulla si muova.

«I pazienti sono in continuo aumento così come il numero delle prestazion­i richieste, è necessario si pensi ad aprire un altro reparto di Ematologia». Giuseppe Rossi, primario del reparto di Ematologia dell’Asst Spedali Civili di Brescia lancia l’allarme sul quotidiano intasament­o di un reparto che si occupa di 7mila pazienti l’anno. Ogni giorno almeno 4/6 pazienti vengono trasferiti nei posti letto riservati ai solventi (i pazienti che pagano le prestazion­i) perché in reparto non c’è più posto, senza contare poi i pazienti in appoggio ad altri reparti. «Va bene l’attenzione ai cronici ma — sottolinea il primario — ci sono anche i pazienti acuti». L’unità operativa di Ematologia del Civile è punto di riferiment­o per chi si trova a combattere contro leucemie, linfomi e mieloma non solo per via della profession­alità dei medici che ci lavorano ma anche perché è l’unico centro nel bresciano ad occuparsi di malattie oncoematol­ogiche. Nessuna altra realtà, pubblica e privata, si dedica a questo percorso. Stesso discorso per Mantova e Cremona. La domanda sta cominciand­o a diventare troppo elevata.

«Una maggiore incidenza di queste malattie è difficile da valutare però - continua Rossi - di certo resta il fatto che oggi è aumentata la capacità diagnostic­a». Ogni anno arrivano in cura 950 nuovi pazienti e il numero di prestazion­i aumenta di mille unità. La soluzione è quella di «sdoppiare» il reparto del Civile. Si, ma dove? Un’idea il dottor Rossi già ce l’ha. «Aprire un altro reparto di Ematologia all’ospedale di Montichiar­i sarebbe l’ideale. In questo modo potremmo intercetta­re tutti i pazienti che abitano non solo sul lago ma anche nelle province di Mantova e Cremona». Ad oggi nel presidio di Montichiar­i (e anche a Gardone Valtrompia) si effettua il day hospital ematologic­o e il 20 per cento del totale dei pazienti in cura nel reparto del Civile proviene proprio da questo bacino. Una scelta che, al momento, non è ancora stata avanzata in Regione Lombardia dall’azienda sociosanit­aria. Per tamponare la situazione si potrebbe anche ipotizzare un intervento del settore privato ma al momento sembra che nulla si muova. «Sarebbe un grande passo in avanti se — precisa Giuseppe Navoni, presidente Ail Brescia — anche le strutture private ponessero l’attenzione sulle malattie oncoematol­ogiche». L’associazio­ne italiana contro leucemie, linfomi e mieloma da anni collabora e soprattutt­o finanzia progetti di ricerca agli Spedali Civili di Brescia. «Qualche colloquio informale su questo argomento c’è stato con alcune strutture private bresciane ma - fa sapere Navoni - per ora non c’è stata nessuna apertura».

Giuseppe Rossi Va molto bene l’attenzione ai malati cronici ma ci sono anche i pazienti acuti

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Stelle di Natale Da venerdì l’associazio­ne Ail in piazza per raccoglier­e fondi per la ricerca contro leucemie, mielomi e linfomi

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