I tesori della città in mostra virtuale su Google Arts
Accordo con Google: una collezione digitale di oltre 280 opere, immagini e video a portata di clic
Google ha filmato e pubblicato online ogni centimetro affrescato e ogni relitto archeologico di Brescia Musei: una collezione di oltre 280 opere. Nell’archivio di Google Arts & Culture anche sei mostre virtuali su Brescia.
Verde, alto un metro e venti per 18 chili, l’oggetto non identificato — il trekker — si è geolocalizzato tra celle rosso pompeiano, mosaici romani, ritratti cinquecenteschi e vetri veneziani. Google ha filmato ogni centimetro affrescato, piega e relitto archeologico di Brescia Musei e l’ha pubblicato online: una collezione digitale di oltre 280 opere, immagini e video per spostarsi dal Castello a Santa Giulia con un colpo di mouse.
Digito ergo sum: «La realtà virtuale non sostituisce l’esperienza reale, ma prepara alla visita e avvicina il cittadino al patrimonio» dice Luigi Di Corato, direttore di Brescia Musei. Tra il Musée d’Orsay e gli Uffizi, i templi Maya e l’Hermitage, nell’archivio infinito di Google Arts & Culture (nato nel 2011) sono entrate sei mostre virtuali su Brescia: il parco archeologico con la Birixia romana, il monastero di San Salvatore e Santa Giulia, la Vittoria Alata — raccontata dal ril’epoca al restauro appena iniziato —, la collezione dei vetri veneziani della Pinacoteca Tosio Martinengo, il Rinascimento nell’Italia settentrionale — con i dipinti di Raffaello, Moretto e altri colleghi del- — e la collezione di armi del Marzoli. I musei sono raccontati anche attraverso i propri reperti: oltre alle visite virtuali a 360 gradi nelle sale, ci sono bio da sfogliare e foto zoomabili dei pezzi principali. «Dai mosaici delle domus dell’Ortaglia si arriva fino ai sotterranei del Castello» fa sapere Di Corato.
L’idea di rendere Brescia la capitale (digitale) dell’arte è venuta a Luigi Morgano tra un dessert e un caffè doppio: l’esponente della commissione Cultura e istruzione al Parlamento europeo l’ha suggerita a Enrico Bellini, manager (bresciano) di Google, durante una cena. Non è un caso che il progetto, iniziato due anni fa e appena pubblicato online, sia stato presentato ieri a Bruxeltrovamento les durante l’evento «An immersive journey through European arts and culture» (un viaggio immersivo attraverso la cultura e l’arte europee): «Abbiamo lavorato a una linea sinergica— ha detto Morgano —. Il 40% del turismo europeo è culturale: in questo senso, si tratta di un’iniziativa fondamentale, che permette di far conoscere Brescia al mondo. Bisogna investire su arte, cultura e innovazione». Infine, una suggestione per il futuro: «La nuova frontiera della mia commissione sarà la diplomazia culturale».
Il sindaco Emilio Del Bono è «molto orgoglioso dell’opportunità di proiettare Brescia in una dimensione internazionale: è da sempre l’obiettivo che ci siamo dati. La nostra è una città enciclopedica, come ha detto Philippe Daverio: dal parco archeologico romano alle architetture di piazza Vittoria, è difficile trovare una stratificazione così importante in pochissimo spazio. Al percorso si aggiungerà il Musil: poseremo la prima pietra del Museo del lavoro nell’estate del 2018». Il suo vice Laura Castelletti ha ricordato il Verbo seguito dalla Loggia: «Cultura, creatività e innovazione sono gli elementi chiave dell’attività amministrativa».
I flaneur digitali possono iniziare il loro viaggio nell’arte dall’indirizzo google.com/ culturalinstitute. Basta digitare tre parole: fondazione Brescia Musei.