Luca Vitali senza uguali L’unico cestista europeo imbattuto sul campo
Gli hanno detto che era altezzoso, sopravvalutato, antipatico, inadatto a giocare in nazionale o in una grande squadra. Luca Vitali, playmaker lucido perché sa usare la testa anche fuori dal campo, a 31 anni, si sta prendendo a Brescia una rivincita dopo l’altra senza mai togliersi sassolini dalla scarpa. È l’unico giocatore di pallacanestro, in tutta Europa, a non aver ancora perso una partita nel campionato nazionale e in Europa dove, in attesa di misurarsi con la Germani nella prossima stagione (era un progetto ambizioso, ma l’ottavo posto e il relativo pass per Eurocup o Champions League sta diventando l’obiettivo minimo), si è già esibito con la nuova nazionale di Romeo Sacchetti. Ha fatto strike anche lì, contro Romania e Croazia. Insomma, la V di Vitali è anche la V di vittoria. Perché, se la Germani ha degli emuli in giro per il continente, pur in tornei lontani dall’élite della pallacanestro come la Bielorussia (il Grodno ne ha vinte 14 senza mai perdere, però nessun suo atleta ha mai giocato una gara europea con club o nazionale) e la Svizzera (il Fribourg ha infilato il decimo successo, vale però lo stesso discorso fatto per il Grodno), l’uomo di Castel San Pietro ha staccato invece il gruppo con la sua andatura regolare, cui imprime l’accelerazione nel momento decisivo. Nelle ultime vittorie in trasferta con Bologna e Cantù, Vitali senior — le uniche sconfitte dell’annata, secondo quanto sussurra il fratello e compagno Michele, le ha subite sul tavolo di casa a ping pong — si è trasformato da regista a primattore nel momento più delicato. Il canestro impossibile a fil di sirena contro la Virtus, dopo una gara no, è già negli annali ma la doppia prodezza di lunedì a Desio vale persino di più. La partita sembrava essere scivolata via sul -3 a 100 secondi dalla fine, poi lui si è preso il primo tiro da due punti del match e l’ha segnato; quindi ha rimesso la freccia, spaccando in due la difesa e innescando il braccio armato di Landry per la «bomba» decisiva. Un vincente è colui che realizza la giocata più efficace nel momento decisivo. «Prima o poi perderemo…», ripete l’invincibile. Ma lo dice da un mese.