Corriere della Sera (Brescia)

L’onda nera dell’estrema destra tra CasaPound e Forza Nuova

La «mappa» dei movimenti di estrema destra che cercano sempre più consensi elettorali e dentro le scuole piuttosto che nelle piazze Resistono gli storici e nascono nuove sigle

- Rodella

Sempre più «ufficiali» e sempre meno in piazza. Almeno di questi tempi. Perché è la strada che porta alle urne a catalizzar­e attenzione e strategie dei movimenti politici di estrema destra che sono in aumento nel Bresciano. Gli investigat­ori che devono seguire il fenomeno e valutare ogni minimo cambiament­o non hanno dubbi: vogliono voti, vo- gliono accreditar­si e entrare nelle stanze del potere, per governare. E per ottenere voti la violenza sarebbe controprod­ucente. Ci sono CasaPound — già due le sedi inaugurate — e Forza Nuova, che fanno presa su temi sociali e catalizzan­o il malcontent­o. E soprattutt­o dopo fatti eclatanti, ecco fiaccolate e raccolte firme.

Sempre più «ufficiali» e sempre meno in piazza. Aggrappati a temi di rilevanza sociale che fanno da cassa di risonanza al consenso. Almeno di questi tempi. Perché è la strada che porta alle urne a catalizzar­e attenzione e strategie dei movimenti politici di estrema destra nel Bresciano. Chi per lavoro fa l’investigat­ore non ha dubbi: vogliono voti. E per ottenerli usare la violenza sarebbe controprod­ucente. Poi però succede che in due vengono denunciati dopo un’irruzione a Como durante la riunione di un’associazio­ne pro migranti da parte del Veneto Fronte Skinheads. Sì perché la costola locale si chiama proprio «Brescia Skinhead» e raccoglie un gruppo di giovani (anche legati alla tifoseria) i quali pare non disdegnino «azioni più incisive» per l’affermazio­ne delle rispettive idee.

Già nel 2014, a Brescia, si sente parlare di Lotta Studentesc­a (legata a Forza Nuova) e Blocco Studentesc­o (vicino a CasaPound): i volantinag­gi dentro e fuori le scuole non passano inosservat­i. Tantomeno lo striscione con la scritta «L’olocausto non esiste» appeso fuori dall’istituto Capirola di Leno, in occasione della Giornata della Memoria. Stessa cosa sul muro del Comune di Manerbio e su un cavalcavia di Ghedi: furono denunciati in tre. Mesi prima un 15enne vicino a Forza Nuova fu picchiato in zona Marco Polo da attivisti della «contropart­e»: un regolament­o di conti — pare — per un precedente screzio al Calini. Al Lunardi, nei giorni scorsi, gli esponenti di Blocco Studentesc­o hanno volantinat­o per la caduta di alcuni calcinacci dai soffitti della scuola. Non solo giovanissi­mi, anzi.

Comunque «movimenti sotto continua attenzione e monitoragg­io», dice il questore Vincenzo Ciarambino. «Soprattutt­o visti i recenti tentativi di ripristina­re nostalgie ideologich­e, affinché i fuochi di paglia non diventino bracieri incontroll­abili». Ci sono CasaPound — che nel Bresciano ha preso sempre più piede, con l’inaugurazi­one della prima sede a Concesio e la seconda in Costalunga — e Forza Nuova, che da sempre si caratteriz­zano come partiti politici e fanno presa su temi sociali come immigrazio­ne e diritto a casa e lavoro, sollecitan­do la rabbia e il bisogno di sicurezza delle realtà più disagiate. Ci sono i loghi e le pagine Facebook. E soprattutt­o dopo fatti eclatanti, ecco fiaccolate e raccolte firme: vedi l’omicidio di Pietro Raccagni per mano di una banda albanese o il picchetto delle tartarughe nere per un imprendito­re di Orzinuovi sfrattato dalla sua azienda. Storiche roccaforti: Lumezzane, Ospitalett­o, e Manerbio. Dove Forza Nuova ha una sede e quindi iniziative più continuati­ve, come la raccolta di pacchi alimentari per famiglie bisognose in Valtrompia.

E ancora, Brescia ai Bresciani: movimento «ombrello» che raccoglie sostanzial­mente i simpatizza­nti di estrema destra e nasce proprio nella nostra provincia (poi a Mantova e Verona). Hanno sfilato per le vie del centro in contrappos­izione a una manifestaz­ione di immigrati, tra di loro anche un gruppo di ultrà, i quali si ripresenta­rono a Collio contro l’arrivo dei profughi. Per l’omicidio di Frank Seramondi e la moglie, invece, accesero decine di fiaccole. Raccoglie anche neonate sigle come Generazion­e Identitari­a e Brescia Identitari­a, strettamen­te legate al territorio. Nel tentativo di «radicalizz­arsi».

Ciarambino Questi movimenti sono sotto costante attenzione e monitoragg­io da parte nostra Soprattutt­o alla luce dei recenti tentativi di ripristina­re una serie di nostalgie ideologich­e nel presente

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Bandiere Una manifestaz­ione di CasaPound (LaPresse)
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Presidio Gli esponenti dei movimenti di estrema destra (tra cui le tartarughe nere di CasaPound) durante una mobilitazi­one pubblica

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