Le nuove sigle e la casa madre
Quella miriade di sigle e le simpatie per la destra estrema degli anni Settanta.
Igruppi più noti e attivi sono CasaPound e Forza Nuova, il primo con aspirazioni più movimentiste il secondo più strutturato nella forma del partito politico ed entrambi con sedi politiche in città, ma la galassia dell’estrema destra italiota ha l’abitudine di usare anche sigle varie, non sempre facilmente collegabili alla casa madre. La «Salamandra» è il gruppo dichiarato di «Protezione Civile» di Casa Pound, così come della stessa organizzazione «La foresta che avanza» è quello con ambizioni ecologiste e «Blocco studentesco» quello operativo nelle scuole superiori. Altre iniziative pubbliche hanno collegamenti meno immediati: basti pensare all’evento in programma giovedì nella sala pubblica di via Rampinelli a Mompiano, giorno nel quale «Ordine Futuro» — nome e simbologia sono quelli di destra estrema e l’area è quella di Forza Nuova, seppure non esplicitamente citata nella locandina — promuove la presentazione del libro: «Manifesto occidentale». Legami con la vecchia destra estrema degli anni Settanta? Non espliciti, ma di contatti e simpatie ve ne sono. A fine novembre ad esempio c’è stata una cena di vecchi militanti di Avanguardia Nazionale Lombardia (tra cui alcuni bresciani) con consegna di 130 panettoni e pacchi di alimentari a «famiglie italiane in difficoltà» attraverso Azione Sociale e Casa Pound, con tanto di ringraziamenti pubblici reciproci su Facebook. «Fascismo e Libertà» si presenta invece alle elezioni, spesso in comuni minori dove è più facile venire eletti: è capitato quest’anno a Mura, in Val Sabbia, con ben tre eletti in consiglio grazie ai 41 voti presi. In passato lo aveva fatto a Magasa. Andrea Bianchi, sindaco di Trenzano eletto con i voti di Forza Italia, ha invece deciso di aderire a Casa Pound in tempi recenti. «Il Ventennio? — ha detto — È stato un momento storico in cui l’Italia ha avuto uno Stato forte, serio e capace di risolvere i problemi sociali e lavorativi».