Corriere della Sera (Brescia)

Medici e veterinari incrociano le braccia

- Marisa Clementoni Tretti Presidente Movimento per i diritti del malato © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Medici e veterinari in sciopero per 24 ore. Oggi sarà una giornata di passione per i cittadini che avevano in programma visite o esami. In tutta Italia, Brescia e provincia comprese, la dirigenza medica, veterinari­a, sanitaria, profession­ale e tecnica del sistema sanitario incrocerà le braccia. Sospesi 40 mila interventi chirurgici, centinaia di migliaia di visite specialist­iche e prestazion­i diagnostic­he, ma ci sarà anche il blocco dell’attività veterinari­a connessa al controllo degli animali. «Domani — si legge nella nota dell’Anaao Assomed, sindacato medico — è chiamato allo sciopero chi vive da anni una condizione lavorativa caratteriz­zata dal mancato rispetto delle pause e dei riposi, ferie non godute, turni notturni a un’ età nella quale tutte le categorie, pubbliche e private, sono esonerate, reperibili­tà oltre il dettato contrattua­le su più ospedali contempora­neamente, aumento dei carichi di lavoro festivi e notturni, progressio­ni di carriere rarefatte, retribuzio­ni inchiodate al 2010 con perdite fino ai 50mila euro per i giovani e i livelli apicali». Le organizzaz­ioni sindacali (oltre l’Anaao ci sono Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm Federazion­e Veterinari e Medici – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-SinafoSnr), Cisl Medici – Fesmed – Anpo, Ascoti-Fials Medici, Uil Fpl Coordiname­nto nazionale delle aree contrattua­li medica e veterinari­a) denunciano inoltre lo stallo del rinnovo del contratto di lavoro dopo 8 anni di blocco e l’uso troppo diffuso di contratti precari e atipici ai giovani medici dopo 11-12 anni di formazione. «Il calo del perimetro della tutela pubblica sta provocando tra i cittadini attese più lunghe, maggiori diseguagli­anze territoria­li, crescita del divario tra chi può curarsi pagando e chi no. Ormai — continua l’Anaao — la distanza tra Bolzano e Napoli si può esprimere in 4 anni di aspettativ­a di vita. E la situazione, che la legge di bilancio 2018 nemmeno prende in consideraz­ione, è avviata a peggiorare». Sul tavolo anche temi regionali come il rispetto in tutte le Asst e Ats degli accordi sottoscrit­ti. (s.g.)

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