Medici e veterinari incrociano le braccia
Medici e veterinari in sciopero per 24 ore. Oggi sarà una giornata di passione per i cittadini che avevano in programma visite o esami. In tutta Italia, Brescia e provincia comprese, la dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale e tecnica del sistema sanitario incrocerà le braccia. Sospesi 40 mila interventi chirurgici, centinaia di migliaia di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche, ma ci sarà anche il blocco dell’attività veterinaria connessa al controllo degli animali. «Domani — si legge nella nota dell’Anaao Assomed, sindacato medico — è chiamato allo sciopero chi vive da anni una condizione lavorativa caratterizzata dal mancato rispetto delle pause e dei riposi, ferie non godute, turni notturni a un’ età nella quale tutte le categorie, pubbliche e private, sono esonerate, reperibilità oltre il dettato contrattuale su più ospedali contemporaneamente, aumento dei carichi di lavoro festivi e notturni, progressioni di carriere rarefatte, retribuzioni inchiodate al 2010 con perdite fino ai 50mila euro per i giovani e i livelli apicali». Le organizzazioni sindacali (oltre l’Anaao ci sono Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm Federazione Veterinari e Medici – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-SinafoSnr), Cisl Medici – Fesmed – Anpo, Ascoti-Fials Medici, Uil Fpl Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica e veterinaria) denunciano inoltre lo stallo del rinnovo del contratto di lavoro dopo 8 anni di blocco e l’uso troppo diffuso di contratti precari e atipici ai giovani medici dopo 11-12 anni di formazione. «Il calo del perimetro della tutela pubblica sta provocando tra i cittadini attese più lunghe, maggiori diseguaglianze territoriali, crescita del divario tra chi può curarsi pagando e chi no. Ormai — continua l’Anaao — la distanza tra Bolzano e Napoli si può esprimere in 4 anni di aspettativa di vita. E la situazione, che la legge di bilancio 2018 nemmeno prende in considerazione, è avviata a peggiorare». Sul tavolo anche temi regionali come il rispetto in tutte le Asst e Ats degli accordi sottoscritti. (s.g.)