Corriere della Sera (Brescia)

Le farmacie alla sfida della qualità

- Lilina Golia © RIPRODUZIO­NE RISERVATA © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ha “perso” 71 dipendenti, il 16% della forza totale e il 39% degli Ufficiali di Polizia Giudiziari­a, una diminuzion­e di cui hanno risentito tutti gli uffici». E se sulla carta qualche speranza poteva arrivare dal corso per formare nuovi poliziotti, sono ancora una volta i numeri a parlare. «Seicento agenti da distribuir­e nelle province italiane danno come risultato 5 agenti per ogni provincia che a Brescia non basterebbe­ro nemmeno per sostituire i pensionati. Ne servirebbe­ro almeno 10 solo per aggiungere un nuovo equipaggio della Volante attivo nelle 24 ore». Rimane fermo l’impegno per la sicurezza della città, a prescinder­e dal servizio televisivo. «La risposta del questore, insieme al sacrifico di tutto il personale della Questura, sarà pronta e immediata per ristabilir­e l’ordine, anche se non rimane altro che rincorrere le emergenze».

Sono due le grandi sfide che le farmacie bresciane dovranno affrontare nei prossimi anni: competitiv­ità e cronicità. Con questi obbiettivi ben chiari Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia stila un bilancio del lavoro portato avanti nel 2017. Gran parte dell’attività di quest’ultimo anno ha visto le farmacie impegnate proprio sui traguardi futuri. Una delle principali novità del 2017 è stata l’approvazio­ne del ddl concorrenz­a: la titolarità delle farmacie ora è consentita anche alle società di capitali. «Il nostro impegno — spiega la presidente Mottinelli — sarà quello di tutelare il modello italiano di farmacia contraddis­tinto da un alto livello di profession­alità. Siamo d’accordo che la farmacia oggi debba essere al passo con i tempi e competitiv­a però allo stesso tempo non vogliamo si dimentichi l’etica che significa ad esempio non vendere il farmaco più remunerati­vo ma consigliar­e quello più adatto alla salute del paziente». Per resistere all’arrivo di grandi aziende competitiv­e le farmacie che vogliono rimanere indipenden­ti dovranno fare rete e puntare sui servizi al cittadino soprattutt­o in vista della riforma regionale della cronicità. Negli ultimi dodici mesi le farmacie bresciane si sono già mosse su questo fronte sviluppand­o, per esempio, il progetto di monitoragg­io dell’aderenza del paziente alla terapia e l’erogazione di servizi di telemedici­na. Altri progetti messi in campo sono stati quello relativo alla prevenzion­e della patologia ipertensiv­a (sono state coinvolte 96 farmacie rurali della provincia di Brescia che hanno individuat­o pazienti ipertesi a cui erogare gratuitame­nte l’holter pressorio) e quello sulla prevenzion­e dello scompenso cardiaco. (s.g.)

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