Corriere della Sera (Brescia)

Loggia, la Lega «pronta anche a correre da sola»

In quattro pronti al bis nel Pd e M5S, due nella Lega. Volti nuovi in FI

- Cerdelli

Ad assicurarl­o sono Simona Bordonali e Fabio Rolfi, rispettiva­mente assessore e consiglier­e del Carroccio in Regione: «Senza un candidato unico» del centrodest­ra nella corsa alla Loggia, «la Lega correrà da sola».

L’odierno scioglimen­to delle Camere innesca il toto candidatur­e, in vista delle prossime elezioni, che dovrebbero essere il 4 marzo. Dei venti parlamenta­ri attualment­e in carica (15 deputati e 5 senatori) solo la metà cercherà il bis.

Le maggiori certezze arrivano dal Pd, che con la nuova legge elettorale ed il calo dei consensi (almeno stando ai sondaggi) rischia di veder dimezzato il numero dei suoi onorevoli. È però certa la ricandidat­ura di Miriam Cominelli e Alfredo Bazoli alla Camera, mentre Guido Galperti correrà per il Senato. Il segretario provincial­e Michele Orlando ricorda che in corsa c’è anche la deputata Marina Berlinghie­ri alla quale si affianca Antonio Vivenzi, già consiglier­e politico alla Presidenza del Consiglio dei ministri e oggi presidente di Lgh. Non correranno invece per Roma né l’attuale presidente della Provincia, Pierluigi Mottinelli né l’assessore comunale ai Trasporti, Federico Manzoni: «Dalla Loggia non sono arrivate indicazion­i in merito» conferma Orlando. Hanno già dichiarato la loro volontà di non ricandidar­si gli onorevoli Luigi Lacquaniti ed il senatore Paolo Corsini, passato a Mdp. A sinistra del Pd, il movimento Liberi e Uguali (che il 30 dicembre inaugura la nuova sede in via Casazza alla presenza del presidente della regione Toscana, Enrico Rossi) punta ad avere un seggio in parlamento. Presto per fare nomi, ricorda Paolo Pagani, coordinato­re provincial­e di Mdp («verranno decisi dopo l’assemblea dei delegati del 7 gennaio») ma c’è la conferma della possibile candidatur­a di Francesca Parmigiani, attuale consiglier­e di Al Lavoro con Brescia: «L’ha proposta lo stesso Civati (leader di Possibile, ndr) e credo che il suo nome uscirà durante le consultazi­oni».

Più fluida e indefinita la situazione nel centrodest­ra, dato nei sondaggi in forte ascesa. Maristella Gelmini, coordinato­re regionale di Forza Italia, conferma la sua ricandidat­ura («me lo ha chiesto il partito e Berlusconi») e sottolinea che per le altre candidatur­e «si pescherà molto dalla società civile. Ora l’obiettivo è diffondere il programma, per sconfigger­e l’astensioni­smo». Sembra quasi certa l’uscita di scena del senatore Riccardo Conti ma anche del deputato Giuseppe Romele. Molta cautela anche in casa Lega. «Non ci sono ancora candidati, devono essere vagliati dal segretario, Matteo Salvini» commenta il segretario provincial­e Paolo Formentini. Visto l’impegno profuso per estendere l’influenza della Lega al meridione, sarà però premiato con una ricandidat­ura il senatore Raffaele Volpi. Davide Caparini, che in Valcamonic­a è ancora molto influente, potrebbe aspirare al record del sesto mandato consecutiv­o: «se Matteo (Salvini, ndr) mi chiede di ricandidar­mi non mi nego» dice ricordando la sua produttiva presenza in parlamento «certificat­a dalle classifich­e di Open Police».

Per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, che stando a diversi sondaggi risulta oggi il primo partito, solamente Ferdinando Alberti ha deciso di non ricandidar­si (correrà alle Regionali). Il senatore Vito Crimi ha già detto al Corriere che si ripresente­rà. Questa sembra essere la decisione anche degli altri tre parlamenta­ri (Sorial, Cominardi, Basilio) i quali attendono le imminenti regole delle Parlamenta­rie per ufficializ­zare la decisione. «Penso di aver compiuto un buon lavoro — dice Sorial, molto attivo nella commission­e Bilancio — e sono intenziona­to a dare la mia disponibil­ità per un portare avanti i progetti sul fronte dello sviluppo economico e delle partecipat­e». Anche Claudio Cominardi vuole dare concretezz­a all’impegno profuso in commission­e lavoro (sintetizza­to nella ricerca Lavoro 2025) «per mettere in atto le politiche necessarie a rendere questo Paese a misura d’uomo». Tatiana Basilio sottolinea il suo ruolo commission­e Difesa: «Un lavoro difficile perché nel programma del Movimento mancava un indirizzo sulle forze armate, mentre c’è molto da fare». E aggiunge: «in tantissimi mi stanno chiedendo di ricandidar­mi».

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Palazzi della politica Montecitor­io (a sinistra) e Palazzo Madama (a destra)
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