La Germani prova a rialzarsi e con Torino vuole voltare pagina
Basta ossessioni di classifica, almeno stasera. Fa strano dirlo se, a due giornate dal termine del girone d’andata (che determinerà anche la griglia per le Final Eight di Coppa Italia), la Germani è ancora prima con 20 punti insieme a Milano e Avellino, alle spalle della squadra di Diana per la differenza canestri negli scontri diretti. Ma alle 17, a Torino, in un Pala Ruffini esaurito, Brescia deve ritrovare le gambe e liberare la testa per 40 minuti, tra l’altro difficili, contro la Fiat Torino che è a 4 lunghezze di distanza. Il nome dello sponsor la dice lunga sulle ambizioni sotto la Mole: se il calcio vive del dualismo tra juventini e torinisti, la pallacanestro unisce una città storicamente divisa, dove la palla a spicchi è rimasta a lungo (18 anni senza A2) in un cono d’ombra come accaduto a Brescia. Torino ha un organico ampio, gioca anche in Eurocup e martedì ha sconfitto il Bayern Monaco. Andrea Diana teme la sfida, ma alla vigilia ha richiamato il gruppo a ritrovare i valori perduti: «Servirà un approccio umile e duro – ha detto ogni squadra può avere un momento di calo fisiologico, l’importante è continuare a lavorare. È mancata l’energia contro Cremona, eravamo scarichi e le cose automatiche sono diventate difficili. Ma sono sereno, questo gruppo tornerà a togliersi soddisfazioni: ricordiamoci sempre da dove siamo partiti e qual è il nostro obiettivo». Già. (l.b.)