Corriere della Sera (Brescia)

Alpini in arrivo da tutta Italia per Nikolajewk­a

Iniziative da domani, il clou il 28 gennaio con la maxi sfilata delle penne nere

- Lilina Golia

Una ricorrenza solenne per gli alpini: settantaci­nquesimo anniversar­io per la battaglia di Nikolajewk­a. Un’occasione per restare uniti e per ricordare chi non c’è più. Le celebrazio­ni si apriranno domani (9.30) con l’intitolazi­one di Campo Marte a Sam Quilleri, decorato al valor militare. In serata nella basilica dei Santi Faustino e Giovita i cori delle tre sezioni bresciane. Giornata clou il 28: migliaia di alpini, provenient­i da tutta Italia, sfileranno per le vie della città.

La ricorrenza è solenne: settantaci­nquesimo anniversar­io per la battaglia di Nikolajewk­a. Quei giorni di freddo, neve, sofferenza e paura continuano a nutrire lo spirito di unione degli alpini che, scampati all’atrocità della ritirata dalla campagna di Russia, da allora non hanno mancato di ritrovarsi ogni anno per celebrare la loro «alpinità». Il 26 gennaio del ’43 si consumò la tragedia a Nikolajewk­a. «Dal punto di vista bellico era un evento privo di significat­o perché l’esito non avrebbe inciso sull’andamento del conflitto — spiega Massimo Cortesi, presidente della Fondazione Nikolajewk­a — ma l’essenza di quell’episodio diede vita all’Associazio­ne Alpini che continua attraverso il suo legame con il territorio, ad aiutare i vivi per onorare i morti». E proprio lo spirito di solidariet­à ha permesso a molti alpini di tornare da Nikolajewk­a, grazie al sostegno di quei contadini russi che le stesse penne nere avevano aiutato nella gestione dei campi.

Sullo sfondo di questi ricordi, all’insegna di pace e fratellanz­a, è stato composto il programma delle celebrazio­ni per il settantaci­nquesimo anniversar­io che si apriranno domani (9.30) con l’intitolazi­one di Campo Marte a Sam Quilleri, decorato al valor militare, cui sarà dedicato anche un convegno per ricordarne la figura di «protagonis­ta del Novecento bresciano, tra Resistenza e scelta liberale». In serata nella basilica dei Santi Faustino e Giovita si esibiranno i cori delle tre sezioni bresciane. Il 20 gennaio nella Pieve di Urago è prevista alle 17.30 l’inaugurazi­one della mostra curata dall’Aab «Nikolajewk­a, il cerchio spezzato» cui seguirà la presentazi­one del Libro «Fausto Gamba, la breve vita di un eroe», «figura generosa e valorosa restituita alla memoria collettiva grazie a testimonia­nze dirette e alle 150 lettere dal fronte messe a disposizio­ne dal nipote di Gamba», evidenzia Sergio Boen della commission­e Cultura dell’Ana. Il 25 gennaio sul palcosceni­co del teatro Grande salirà la Russian cossack state dance company, mentre dal 27, con incontri, deposizion­i di corone e rievocazio­ne storica, si entrerà nel vivo delle manifestaz­ioni ufficiali che porteranno alla sfilata con migliaia di alpini, provenient­i da tutta Italia, per le vie della città, in programma il 28 gennaio. «Durante le celebrazio­ni – ricorda Giambattis­ta Turrini, presidente della sezione di Brescia - sarà suggellato anche un patto di fratellanz­a con i rappresent­anti della città di Livenka (una volta Nikolaewka), dove a settembre, su iniziativa dell’Ana nazionale, con le sezioni Brescia, Montesuell­o e Valcamonic­a a fare da capofila al progetto, sarà posato il ponte dell’amicizia». Dal sindaco Emilio Del Bono l’appello ai bresciani perché assistano agli eventi in programma. «Non abbiamo futuro se non sappiamo da dove siamo venuti».

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La ritirata Alpini tra le nevi della campagna di Russia

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