Campo Marte a Sam Quilleri
Un «gentiluomo» che «ha lasciato il segno nella società». Campo Marte è stato intitolato a Sam Quilleri, verso le celebrazioni per il 75esimo di Nikolajewka.
C’erano tutti. Le istituzioni, con il sindaco Emilio Del Bono a svelare il suo nome impresso sul marmo. Ma anche la famiglia, gli alpini, naturalmente, Ana, Fiamme Verdi e decine di bresciani. Tutti per lui, a sua penna nera, partigiano, ma anche uomo di sport e di politica. Anzi, «un galantuomo» è stato definito nell’emozione generale, in mattinata, Fausto Sam Quilleri. Perché è a lui che in mattinata è stato ufficialmente intitolato Campo Marte. Lui che «al motto mens sano in corpore sano credeva moltissimo. Amava lo sport e credeva nel suo valore, quindi sarebbe molto contento di questa scelta» ha detto commossa la figlia di Sam Quilleri, Silvia. Una scelta, ha sottolineato il sindaco, «per ricordare una figura che ha lasciato il segno nella vita della società civile». Cremasco d’origine, Sam Quilleri si trasferì a Brescia giovanissimo: qui frequentò prima l’Arici poi il liceo Classico Arnaldo fino a iscriversi alla facoltà di Ingegneria, e laurearsi dopo la guerra. Medaglia di bronzo al valor militare, da parlamentare, uno delle sue sfide fu quella di riuscire a riportare a casa i caduti durante la ritirata di Russia.
Con l’intitolazione di Campo Marte (a cui è seguito il convegno «Sam Quilleri, un protagonista del Novecento bresciano tra resistenza e scelta liberale» a Palazzo Martinengo) si aprono ufficialmente le celebrazioni per il 75esimo anniversario dalla battaglia di Nikolajewka, che vedranno l’apice il prossimo fine settimana: domenica 28 gennaio la sfilata degli alpini inizierà alle 10.30 (dopo la resa degli onori al labaro nazionale dell’Ana in piazzale Arnaldo) per le vie del centro storico: corso Magenta, corso Zanardelli, via X Giornate, via IV Novembre e infine piazza Vittoria con la cerimonia conclusiva.