Il concerto
Renga, Max e Nek Le anticipazioni di un successo
Paola Cannizzaro e Michele Beltrami sono marito e moglie. Sulla scena diventano una coppia di gazze, non ladre ma oneste e simpatiche, oppure due tenerissimi panda. Paola si trasforma poi in un pinguino e Michele torna ragazzo; metamorfosi necessarie per interpretare tre diversi spettacoli dedicati ai bambini.
«Nido» (protagoniste le due gazze) viene buon ultimo dopo la pièce intitolata «Abbracci» e «Storia di un bambino e di un pinguino». Formano una trilogia, coerente per percorso e tecnica. I temi trattati vanno dalla famiglia all’amicizia all’amore universale e sono espressi più con le immagini che la parola per scelta del Telaio che li ha prodotti e del suo drammaturgo e regista Angelo Facchetti. Quindi, liberi dalla lingua, molto graditi anche all’estero. Piacciono. Il successo compensa la fatica dei due attori che il calendario obbliga a cambiare piazza e recita quasi ogni giorno. Viaggiano assieme all’ assistente di scena su un furgoncino che ricorda l’antico carro di Tespi. Dal 21 al 30 del mese alterneranno di continuo di tre testi passando da Dalmine a Lecco, da Roma a Verona. Bene così, visto che nel teatro non tira aria buona. Bene ance le repliche. La storia del pinguino e del ragazzo ne ha avute finora 340; 163 quella dei panda dal 2014 e 30 la recente produzione di «Nido», con le due gazze.
La conversazione con la coppia avviene per mezzo del telefonino. Primo momento fra Forlì e Bologna; fine a Gavardo. Il teatro per loro è droga ed elisir di lunga vita. Paola vanta trent’anni di esperienze a Roma. Michele vent’anni di scena con esordi nel teatro comico surreale prima del tuffo felice nella drammaturgia. La coppia prova un testo che andrà in scena il 4 febbraio: una coproduzione fra Beltrami — Cannizzaro e il Telaio. «Linea mondo» è il titolo della piece pensata per bambini e genitori. Testo scarno, molte immagini e un sottofondo di percussioni. Quindi non solo marito e moglie in scena ma anche il musicista Alessandro Pedretti con timpani e il glockenspiel che regala delicati suoni di campana. Tutti insieme per raccontare come si possa sconfiggere la noia e varcare la linea che ci separa dall’amicizia. Debutto al teatro San Polino e poi via di nuovo per l’Italia da bravi «nomadi sempre in tournée», come avrebbe detto D’Annunzio ricordando l’adorata Eleonora Duse. E per l’estate altra tappa in Francia, dove il teatro per bambini non è una Cenerentola, anzi.