Corriere della Sera (Brescia)

La grande mostra sulle eccellenze tutte bresciane

Dall’arte all’industria alla scienza, un racconto diffuso in città e provincia. La vernice a marzo 2019

- di Alessandra Troncana

Il titolo c’è: «Luci sulle eccellenze bresciane». La data pure: marzo 2019. Dall’arte all’economia, dalla musica all’innovazion­e fino all’industria e allo sport, l’economista Marco Vitale ha intenzione di allestire una mostra diffusa su tutte le eccellenze di città e provincia. La sede principale sarà la Cavalleriz­za, la vecchia aula studio in città, ma ci saranno altre sedi collateral­i: dal Museo Diocesano al Musil di Rodengo Saiano fino al castello di Padernello. Già individuat­o un comitato scientific­o.

Spartiti, diari imbevuti d’inchiostro e libri di poesie, segni arcaici e olii su tela, storie extra-ordinarie, arte sacra, natura indomita, scienza e capitalist­i audaci.

Vite, opere e miracoli di Brescia affioreran­no in una mostra diffusa tra palazzi, stanze e musei di città e provincia, dalla Cavalleriz­za al castello di Padernello. La suggestion­e arriva dall’economista Marco Vitale, che ha già il titolo dell’esposizion­e e la data: «Luci su eccellenze bresciane», la vernice a marzo 2019. Ogni virtù di Brescia — due o tre spunti: economia, politica, letteratur­a, musica, arti figurative — sarà raccontata da uno specialist­a attraverso opere, reliquie, video e materiale multimedia­le. La settimana scorsa, Vitale e Pier Paolo Poggio, direttore della fondazione Micheletti, hanno incontrato il sindaco Emilio Del Bono e il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli per raccontare il progetto: il fulcro della mostra sarà la Cavalleriz­za, l’ex sala studio in cui la Loggia ha promesso di fare qualche ritocco di manutenzio­ne straordina­ria. Ma l’esposizion­e si diffonderà oltre i confini: l’idea è di contagiare il Museo Diocesano, il Musil di Rodengo Saiano, il castello di Padernello e altri palazzi extra moenia, in modo da enfatizzar­e anche la provincia. A Vitale, l’idea è venuta alla vernice di CidneOn, il festival delle luci che ha illuminato d’immenso il Castello l’anno scorso, e alla quale ha partecipat­o anche Rossana Pace, presidente dell’associazio­ne culturale Eccellenze italiane che, testuale dal sito internet, «si prefigge di far emergere e valorizzar­e i punti di forza degli italiani in ogni settore».

«Il progetto — ha scritto Vitale in una mail girata al comitato scientific­o — si muove in piena sintonia con la linea politica di fondo del Comune, che è quella di contribuir­e a lanciare Brescia e la brescianit­à su uno scenario sempre più ampio e di rendere i legami tra la città e il suo territorio sempre più stretti e collaborat­ivi». Il budget provvisori­o dovrebbe arrivare ai 400 mila euro: la Loggia ha promesso un contributo e la Provincia si è riservata del tempo per decidere se intestare un assegno o, piuttosto, partecipar­e con un aiuto tecnico. In ogni caso, è iniziata la chiamata alle arti: si cercano mecenati con il fundraisin­g.

Oltre alla ricerca di assegni, Vitale sta già pensando alla programmaz­ione: tra qualche giorno, verrà convocata una riunione del comitato organizzat­ivo con all’ordine del giorno proposte varie ed eventuali e la collaboraz­ione con le scuole (gli studenti potrebbero fare da ciceroni e hostess). «Luci su eccellenze bresciane» dovrebbe raccontare la storia e i successi di città e provincia in qualsiasi sfumatura attraverso il contributo dei profession­isti del settore. Qualche nome: Sergio Onger, presidente dell’Ateneo, si occuperà di storia bresciana. Tino Bino, ex assessore alla Cultura in Provincia, dell’inquadrame­nto generale e di Sebino e Franciacor­ta. Pietro Gibellini, critico e filologo, e la poetessa Franca Grisoni dovranno raccontare le eccellenze della letteratur­a, mentre Davide Dotti, il curatore della mostra appena aperta a palazzo Martinengo «Picasso, De Chirico, Morandi — 100 collezioni del XIX e del XX secolo dalle collezioni private bresciane», le arti figurative. Ancora: Fabio Larovere, giornalist­a e docente, si occuperà di musica, mentre don Giuseppe Fusari, presidente del Museo Diocesano, di arte sacra, lo storico Maurizio Pegrari di banche e finanza e il docente Mario Mazzoleni di innovazion­e. Prima dei saluti, nella mail Vitale ha lasciato una postilla: «Il significat­o più profondo di questo progetto è di dar vita a un vero lavoro comune, nell’ambito del quale chiunque voglia può collaborar­e».

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 ??  ?? La sede Il Castello di Padernello è una delle sedi individuat­e per la mostra «Luci su eccellenze bresciane» che l’economista Marco Vitale sta preparando con il suo comitato scientific­o. Nel castello sarà raccontata l’agricoltur­a. Tra le altre sedi, il...
La sede Il Castello di Padernello è una delle sedi individuat­e per la mostra «Luci su eccellenze bresciane» che l’economista Marco Vitale sta preparando con il suo comitato scientific­o. Nel castello sarà raccontata l’agricoltur­a. Tra le altre sedi, il...
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Industria Il Musil di Rodengo Saiano è stato individuat­o tra le sedi della mostra: racconterà l’industria

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