Scontri al mercato tra antagonisti e CasaPound
Corada, presidente provinciale dell’Anpi ed ex sindaco di Cremona —. Non lo si dà a chi ha fatto del male al nostro Paese, introdotto le legge razziali, imposto una dittatura che ha eliminato tutte le libertà individuali e collettive, portato l’Italia in guerra contribuendo allo sterminio di migliaia e migliaia di persone».
Tra i consigli comunali che incoronarono Mussolini c’è quello di Castelvisconti, 294 abitanti, il secondo paese più piccolo del Cremonese.
— si legge nella delibera approvata il 18 maggio 1924 —
«Non ne ero al corrente — commenta Alberto Sisti, dal 2014 sindaco del borgo, politico esperto, esponente di Forza Italia —. Premesso che spetterà al consiglio comunale esprimersi sull’iniziativa dell’Anpi e che i problemi del territorio non sono certo questi, bisogna rispettare la decisione presa dagli amministratori di quel momento. Avranno avuto i loro motivi. Non capisco perché si dovrebbe riscrivere la storia».
Due giorni prima, il 16 maggio 1924, anche il consiglio comunale di Pizzighettone, uno dei centri più importanti della provincia, si allineò inchinandosi a Mussolini
Afine mattinata il bilancio ad uno dei banchi della frutta del mercato di piazza Cambiaghi è di circa «il 30% della merce andata perduta», dicono i titolari. La loro sfortuna è stata trovarsi nel bel mezzo di uno scenario da anni Settanta, con disordini tra esponenti dei centri sociali e militanti di estrema destra e una carica della polizia per disperdere i primi, in un secondo momento. Il bilancio è di 4 poliziotti feriti in modo lieve, ma poteva andare peggio, soprattutto per il timore che qualcuno, tra anziani e famiglie con bambini presenti negli stretti viali del mercato del sabato si potesse fare male in modo serio. Mezzogiorno ad alta tensione, ieri, quando una quarantina di giovani del Boccaccio, realtà che riunisce la galassia antagonista brianzola, cercano il contatto con quelli di destra, riuniti in centro ad un gazebo elettorale autorizzato di CasaPound, e attorno al quale si ritrovano anche una ventina di elementi di Lealtà e Azione, sigla che a Monza è piuttosto forte, trovando proseliti soprattutto nella locale curva sud dello stadio Brianteo. Già la sera prima quelli del Boccaccio avevano cercato i rivali in occasione della presentazione di un libro contro i partigiani. Le due fazioni vogliono lo scontro, ma un cordone di agenti in assetto antisommossa fa in tempo a frapporsi e ad evitare la rissa. Poi segue una prima carica della polizia agli antagonisti, all’imbocco del mercato. Partono le manganellate, volano sassi, frutta, cassette, fumogeni. Dopo la prima tregua, arriva un nuovo contatto fra forze dell’ordine e centri sociali. Tafferuglio più lieve, ma pericolosamente in mezzo ai banchi degli ambulanti, dai quali si sono levate proteste vibranti. I facinorosi hanno poi indietreggiato, guardati a vista dai reparti mobili, che hanno evitato di rincarare la dose proprio nel cuore del mercato. Filmati e riprese di quanto successo ieri mattina, sono attualmente al vaglio degli investigatori. Provvedimenti in vista per molti elementi di entrambi i gruppi.