Acquisti, è boom di automobili
Immatricolati quasi 40 mila veicoli. Rinnovato il 6% del parco vetture nel Bresciano
L’acquisto di prodotti di valore registra dati positivi in ogni settore. Soprattutto per le automobili, con le concessionarie che nel 2017 hanno immatricolato quasi 40 mila nuovi veicoli.
Computer, iPad, televisioni, cellulari: le famiglie bresciane continuano ad acquistarli (173 euro la spesa media per questi prodotti), ma l’elettronica di consumo e l’informatica sono gli unici beni durevoli in calo (-5%).
Per il resto, l’acquisto di prodotti di valore registra dati positivi in ogni settore. Soprattutto per le automobili, con le concessionarie che nel 2017 hanno immatricolato quasi 40 mila nuovi veicoli. A conti fatti, gli affari sono andati bene se è vero che, rispetto ai già buoni risultati del 2016, le famiglie bresciane (e le aziende, soprattutto) hanno comprato 2.084 veicoli nuovi in più rispetto ai 37.723 dell’anno precedente. E ciò significa che più del 6 per cento del parco auto circolanti della provincia – in totale 629 mila veicoli – è stato rinnovato. Sarà che la Lombardia è stata, insieme all’Emilia-Romagna, la Regione che più ha visto crescere il Prodotto interno lordo. Sarà che il reddito disponibile di ogni bresciano – pur lievemente – ha continuato a crescere anche l’anno scorso (+2,1%), ma l’acquisto dei cosiddetti «beni durevoli» ha ottenuto anche nel 2017 un segno positivo: nel bresciano, come emerge dai dati dell’Osservatorio Findomestic, ogni famiglia ha speso in media 2.703 euro.
Auto nuove e usate, motorini, elettronica di consumo, computer, mobili: i beni durevoli rappresentano un giro d’affari che in Lombardia vale qualcosa come 12,4 miliardi di euro e nella nostra provincia sfiora il miliardo e mezzo. A trainare il comparto dei beni durevoli c’è sempre il settore delle quattro ruote (pesano per il 60% della spesa complessiva), ma stavolta incuriosisce vedere come società e srl siano le protagoniste di questa accelerazione nell’acquisto di autoveicoli: il noleggio a lungo termine sta crescendo e le auto a «chilometro zero» diventano più appetibili per il mercato.
Si calcola infatti che siano quasi 2.600 i furgoncini e le auto aziendali immatricolate in più rispetto al 2016 (+33%). Un balzo che è più alto della media registrata nelle province lombarde e che costituisce un circolo virtuoso per il mercato locale. In leggera crescita il mercato dei motorini (+3,1%), agili soprattutto in mezzo al traffico e soggetti a minori restrizioni alla circolazione durante il periodo invernale. Un mercato, quello delle due ruote, che supera i 30 milioni di euro. La novità, sul fronte dei beni durevoli, è il calo dell’elettronica di consumo: non è detto che gli acquisti siano calati, ma semplicemente che il costo degli oggetti sia più competitivo. Tanto che la spesa per famiglia è leggermente diminuita (95 euro a testa).
In flessione anche i consumi complessivi per l’Information Technology: rispetto al 2016, le casse di negozi di computer e iPad hanno registrato due milioni di euro in meno. Ma si tratta in ogni caso di un trend generalizzato, che vale tanto in Italia quanto in Lombardia (-3,9%): la provincia con la flessione maggiore è Lecco (-7,1%), quella con il calo minore è Milano (-2,5%). Sugli elettrodomestici, forse per via della loro utilità o a causa della necessità di cambiarli, si registra un dato in crescita anche per Brescia, con le famiglie che spendono il 2,1 per cento in più rispetto al 2016.
Lavastoviglie, utensili per la cucina, aspirapolvere: il giro d’affari è di un miliardo in Lombardia, 122 milioni nella sola provincia di Brescia. Quello dei mobili, infine, è un mercato in crescita: grazie forse anche ad alcune detrazioni fiscali, l’acquisto di cucine e mobili è aumentato anche nel 2017, raggiungendo nel bresciano quota 338 milioni di euro.