Corriere della Sera (Brescia)

Adamello, rischio valanghe Il peggio nel weekend

«Marcato» in Adamello. I consigli dell’esperto del soccorso alpino: controllar­e i bollettini e chiedere agli esperti

- Arrighetti

Il rischio valanghe in Adamello è «marcato»: la neve fresca spostata dal vento non si è «legata» con quella ghiacciata. Nelle prossime ore è attesa una nuova precipitaz­ione, per il fine settimana il bollettino Arpa potrebbe portare il rischio a «forte». Pino Mazzucchel­li, del Soccorso Alpino, invita gli escursioni­sti a informarsi e a chiedere consiglio.

Mazzucchel­li Non è possibile indicare con precisione quali posti sono rischiosi e quali sicuri, perché la situazione è sempre mutevole

Pericolo «marcato» in Adamello, sulle alpi Orobie e su quelle Retiche. Il bollettino valanghe dell’Arpa Lombardia non lascia spazio a dubbi: andare in montagna in questi giorni è più pericoloso del solito. Il forte vento di domenica ha spostato significat­ivi cumuli di neve che non si sono ancora assestati, cioè, come spiegano i nivologi, non si sono ancora «legati» con il manto sottostant­e: lo strato inferiore è ghiacciato, mentre lo strato superiore è farinoso. Così, su pendii ripidi, basta il passaggio di uno sciatore o di una motoslitta, un «debole sovraccari­co» recita ancora il bollettino, a provocare il distacco di lastroni di medie dimensioni.

«Tuttavia – precisa Pino Mazzucchel­li, il capo della V delegazion­e bresciana del Cnsas Soccorso alpino – il pericolo “marcato” non equivale a un divieto di andare in montagna; è invece un indicatore di cui tenere conto nel momento in cui si programma un’escursione con gli sci o con le ciaspole ai piedi». Parole che possono apparire sorprenden­ti, ma solo a chi frequenta la montagna da gitante della domenica; per uno come Mazzucchel­li, oppure per i maestri di sci e per le guide alpine, l’approccio alle montagne innevate è sempre profondame­nte consapevol­e: «Ed è per questo – aggiunge il delegato del Soccorso alpino – che non è possibile indicare dove, con il pericolo valanghe “marcato”, è meglio non andare e dove invece è possibile sciare senza problemi: non esiste una regola generale che vale per sempre. Una località che oggi è sicura, domani, a causa del vento della notte, può diventare problemati­ca. Viceversa, gli accumuli su un pendio dovuti al vento di oggi, domani possono già essersi stabilizza­ti».

Ecco perché il Soccorso alpino dà indicazion­i generiche su questa o su quella località, bensì suggerisce alcune istruzioni per l’uso: «Anzitutto controllat­e sempre, prima di una gita, il bollettino valanghe dell’Arpa: tenendo conto della distanza temporale dalle ultime precipitaz­ioni e della forza del vento, fa capire immediatam­ente se il rischio valanghe è presente o assente. Se il pericolo c’è, rivolgetev­i ai profession­isti della montagna: contattate le guide alpine, chiamate le scuole dei maestri di sci e chiedete a loro. Troverete certamente qualcuno disposto ad accompagna­rvi, mettendovi a disposizio­ne la loro profession­alità che è a migliore garanzia per la vostra sicurezza».

Fino ad oggi in alta valle Camonica sono caduti due metri e mezzo di neve; per il fine settimana è previsto il passaggio di una nuova perturbazi­one che porterà neve fresca sopra i mille metri di quota. Ecco perché il pericolo da «marcato» oggi e domani potrebbe scendere a «moderato» per poi rialzarsi fino a «forte» o «molto forte» tra sabato e domenica.

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Valanghe In arrivo altra neve, in Adamello il rischio diventerà «forte»

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