CidneOn riaccende il Castello di magia: «Pronti per volare»
Dal 10 al 17 febbraio, trentanove artisti italiani e stranieri accenderanno 19 installazioni: «Siamo pronti al boom»
CidneOn, il Festival delle luci, illuminerà il Castello dal 10 al 17 febbraio: ieri, sono state presentate le 19 installazioni create da una quarantina di artisti italiani e stranieri. Se all’edizione zero dell’anno scorso ci sono stati 150 mila ingressi, quest’anno gli organizzatori prevedono il boom: «Inviteremo anche i vip».
Versi poetici che trapelano dalle mura, nuvole gonfie di lampadine, draghi evanescenti che affiorano dall’acqua, cieli sotterranei, laser che fendono il buio e migliaia di interruttori. M’illumino d’immenso: CidneOn, il festival delle luci, riaccenderà i riflettori sul Castello dal 10 al 17 febbraio. Dopo il numero zero dell’anno scorso — 150 mila visitatori — la seconda edizione sarà extralarge: gli Amici del Cidneo e Cieli vibranti attaccheranno la spina alla fortezza per 8 giorni, in una scenografia iridescente lunga quasi due chilometri e fatta di 19 installazioni firmate da 39 artisti italiani e stranieri. La suggestione da cui scaturiscono le opere è una collisione: «Natura e architettura». «Un confronto tra due dimensioni — dice Andrea Faini, che cura la direzione artistica con Fabio Larovere — che nel Castello si manifesta con tutta la sua forza». Tra citazioni colte — il drago virtuale alto quasi 30 metri allude a «San Giorgio e il drago», opera quattrocentesca della Pinacoteca Tosio Martinengo —, torri imbevute di blu, giardini luminosi, lucciole arrampicate sugli alberi, ci sono anche tappeti sonori: le mura parlanti che raccontano la storia di Brescia in versi attraverso la voce dell’attrice Camilla Filippi e la musica di Eleuteria Arena, le scie bianche e rosse che evocano la strage e lo spartito che Giancarlo Facchinetti scrisse dopo la strage, le colonne sonore da cui si sentono le musiche di Antonio Bazzini. Giovanni Brondi, presidente degli Amici del Cidneo, dice che dopo CidneOn, l’anno scorso i visitatori del Castello sono cresciuti del 300 per cento, «numeri da Floating Piers», e prevede di superare le aspettative invitando anche qualche celebrità: «Ci piacerebbero Fabio Volo o Carlo Verdone». Per questo, ad Up!, la società di Tiziano Bonometti che si occupa dell’organizzazione, si è accesa la lampadina: per evitare bolgia umana si può entrare al festival (gratuito) dalla fast lane al prezzo di 8 euro. La chiave magica — una reliquia luminosa — riserverà l’entrata veloce: sul sito cidneon.com ne sono state vendute già 8 mila. Anche i mecenati hanno risposto: il budget da 700 mila euro (la Loggia contribuisce con 25 mila e la Regione con 20 mila) è quasi del tutto coperto «e ci sono società già interessate all’edizione del 2019» dice Bonometti. Per il sindaco Emilio Del Bono, CidneOn «permetterà a Brescia di proiettarsi a livello internazionale: è un festival destinato a crescere». Per l’assessore Mauro Parolini, il contributo del Pirellone — «il massimo che potevamo concedere» — è un riconoscimento «del valore di un’iniziativa spettacolare».