Corriere della Sera (Brescia)

Obiettivo Fim: «Ridurre le differenze sociali»

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Ricordare, pensare e, se occorre, ricostruir­e. Anche un’ idea di sindacato. Per questo il consiglio dei delegati della Fim ha scelto, nella settimana dedicata alla memoria, di approfondi­re il concetto di democrazia tra responsabi­lità e partecipaz­ione. Con il presuppost­o che non è sufficient­e, «tenere viva la memoria per comprender­e ciò che è accaduto ed evitare che si possa ripetere». Ed ecco allora che i metalmecca­nici della Cisl hanno cercato luoghi, anche dentro il sindacato, per vivere democrazia, partecipaz­ione e responsabi­lità. Partendo dal presuppost­o che anche al sindacato serve una «visione». «Chi pensa che attraverso i servizi si possa recuperare un deficit di sindacaliz­zazione — ha ricordato il segretario Alessandra Damiani — non è sicurament­e adatto a dare questo tipo di visione. Dobbiamo mettere al centro la relazione con l’altro, con la persona, cooperando tra di noi, con le alte organizzaz­ioni sindacali e con le imprese». Iniziando da se stessi. Per questo «il congresso della Fim è stato costruito coinvolgen­do i delegati. Abbiamo gestito le assemblee nelle fabbriche con piccoli gruppi per cercare proposte sui temi aziendali». E per fare un ulteriore passo in avanti «non ci si può limitare ad una manutenzio­ne dell’esistente, ma occorre progettare e sviluppare idee per la crescita delle persone senza dimenticar­e gli scopi: ridurre le differenze sociali, promuovere i più deboli ma soprattutt­o dare visione di un oggi ed un domani migliore». (r.g.)

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