Corriere della Sera (Brescia)

Diario metropolit­ano I fotografi raccontano

Poche ombre e molte luci nello sguardo dei 47 autori selezionat­i per Prima Visione

- Giovanna Calvenzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ed eccoci alla tredicesim­a edizione della mostra collettiva dal titolo «Prima Visione. I fotografi e Milano » . Ideata nel 2006 da Robi Schirer, fondatore della Galleria Bel Vedere e da nove anni portata avanti dai nuovi proprietar­i, nel corso del tempo «Prima Visione» è diventata lo specchio della città e dei suoi cambiament­i. Le mostre e i cataloghi pubblicati ogni anno dalla galleria hanno raccontato i fermenti sociali, l’apertura dei grandi cantieri che ne hanno cambiato il volto, i lavori in corso, la vita che anima i nuovi spazi e le nuove architettu­re, la fascinazio­ne per il passato e per la storia e hanno confermato puntualmen­te il legame stabile che unisce i fotografi alla città. Nel volume dedicato all’edizione del 2015 i curatori scrivevano: «Milano è bella, Milano è brutta, Milano è fredda, Milano è ospitale, Milano è sporca, Milano è grigia, Milano è da bere, Milano è sciatta, Milano è raffinata, … Quante definizion­i contraddit­torie può sopportare una città? Milano può sopportarl­e tutte, con paziente eleganza».

Guardando le immagini realizzate dai 47 autori nel 2017 (proposte dal Grin, l’associazio­ne dei photo editor che dal 2010 collabora a questa iniziativa) gli aggettivi si riducono e diventano in prevalenza positivi. Lo skyline è cambiato, guglie e grattaciel­i sono diventati parte integrante del paesaggio cittadino, il maquillage imposto da Expo conserva ancora le sue tracce. È una città con poche ombre, quella di questa edizione, e lo sguardo della fotografia sembra stupirsi di fronte alle luci limpide, ai cieli cangianti, alle architettu­re che svettano con orgoglio. E con il medesimo orgoglio la fotografia osserva anche gli edifici storici, integrat i con i l nuovo, ma che raccontano anche un passato colto e civile. I 47 autori coinvolti, impossibil­e elencarne i nomi, sono giovanissi­mi o ricchi di esperienze e nel 2017 hanno dedicato a Milano uno sguardo veloce o un’indagine profonda per arrivare a proporre poi alla Galleria Bel Vedere e al Grin un’immagine che testimoni la loro visione. Con sguardi e tecniche differenti raccontano una città dove le presenze umane sono solo misura dello spazio, dove gli eventi sono prevalente­mente legati alla moda o alla cultura, dove gli interni dei musei si alternano alle molte visioni dall’alto che indagano il mutato profilo della città.

Nel loro insieme le immagini di «Prima visione» testimonia­no un ritrovato dialogo affettuoso grazie al quale i fotografi — almeno per questa edizione — abbandonan­o intenti di critica e denuncia per osservare il volto in divenire della città, delle sue strade dagli asfalti nuovi o dai vecchi pavé, della trovata convivenza tra le nuove architettu­re d’autore e gli edifici anonimi senza storia. Le opere in mostra raccontano la Milano come è stata vista da 47 autori nel 2017, non necessaria­mente la «vera» Milano ma sono certamente una testimonia­nza, per quest’anno, di riconcilia­zione tra la città e la fotografia. Una testimonia­nza anche e soprattutt­o della vitalità e della ricchezza della fotografia contempora­nea.

 ??  ?? Antichi incroci Le Cinque vie fotografat­e da Sergio Dahò per la mostra «Prima Visione», che in questa edizione abbandona l’intento di denuncia per celebrare la bellezza della città
Antichi incroci Le Cinque vie fotografat­e da Sergio Dahò per la mostra «Prima Visione», che in questa edizione abbandona l’intento di denuncia per celebrare la bellezza della città
 ??  ?? Moda Milano Fashion Week 2017 di Leonardo Brogioni
Moda Milano Fashion Week 2017 di Leonardo Brogioni
 ??  ?? Aggregazio­ne Il Giardino Lea Garofalo di Fabrizio Annibali
Aggregazio­ne Il Giardino Lea Garofalo di Fabrizio Annibali
 ??  ?? Monumenti «Cinque minuti in piazza Scala» di Mattia Mognetti
Monumenti «Cinque minuti in piazza Scala» di Mattia Mognetti

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