Regionali: le «Civiche» calano gli assi C’è lady Zalesky
La moglie del finanziere correrà in «Lombardia per le Autonomie»
C’è un gran fermento nelle civiche che dovranno appoggiare i due principali candidati al Pirellone Attilio Fontana e Giorgio Gori. Su questo fronte è molto attivo in queste ore il camuno Corrado Tomasi, che si è messo in stand-by dal Pd per dedicarsi ad una sua nuova creatura: la lista «Obiettivo Lombardia per le autonomie». Sarà presente in tutte le province a sostegno di Gori e a Brescia ha calato l’asso: in corsa ci sarà la moglie del finanziere Roman Zalesky. Più complessa la situazione a destra, fatica la lista «Fontana presidente».
«Hélène De Prittwitz sarà una nostra candidata». Una candidatura con il botto. Corrado Tomasi, promotore della lista civica «Obiettivo Lombardia per le autonomie» a sostegno di Giorgio Gori cala l’asso: «La moglie del finanziere Roman Zaleski ha accettato la nostra proposta e correrà per le regionali».
L’ex sindaco di Temù, cinque anni fa eletto dalle fila del Partito democratico grazie a più di 8 mila preferenze personali, quest’anno ha deciso di non schierarsi, in attesa di un probabile incarico in giunta a Milano nel caso di vittoria del centrosinistra, ma sta girando tutte le province lombarde per chiudere le liste della sua nuova formazione politica. «“Confesso – spiega Tomasi – che sto riscontrando la fatica maggiore proprio a Brescia». Le riunioni si susseguono e per ora gli unici nomi certi sono quelli dei camuni suoi conterranei: Oliviero Valzelli, presidente di Comunità montana e Bim (pur assalito dai dubbi), Sandro Farisoglio, sindaco di Breno, e, appunto, lady Zaleski. «Per chiudere la lista nel collegio di Brescia – aggiunge Tomasi – ci sarà una donna del Sebino, un rappresentante della Franciacorta e uno della Bassa». Inutile chiedergli di più.
Anche perché nel campo del centrosinistra la partita è, come sempre, spigolosa prima di tutto fra gli alleati. A sostegno di Giorgio Gori ci sarà infatti anche la «sua» civica, Gori Presidente, che punta forte su Riccardo Venchiarutti, sindaco di Iseo, e sul consigliere uscente Michele Busi. Con loro due ci saranno Mafalda Gritti (consigliera comunale in città), Francesca Nodari (direttore del festival Filosofi lungo l’Oglio) e Laura Valgiovio (sindacalista Cisl).
Cinque anni fa, la lista civica «Maroni Presidente» aveva fatto approdare in consiglio regionale Fabio Fanetti e Alessandro Sala. Le loro speranze di essere ricandidati sono tutte riposte nelle mani di Attilio Fontana e di Matteo Salvini. Il candidato del centrodestra si è riservato la possibilità di inserire alcuni nomi di suo gradimento, ed è scattata la gara a chi può piacergli di più fra chi cinque anni fa sosteneva Maroni senza essere della Lega. Fanetti e Sala lo hanno accompagnato nella visita a Brescia, ma le loro aspirazioni si incrociano con quelle di Donatella Martinazzoli, consigliera uscente della Lega che, pur bocciata dal suo territorio (la Valle Camonica) potrebbe essere ripescata: o nella lista del Carroccio oppure proprio nella lista di Fontana.
Il Movimento 5 Stelle e il suo candidato presidente Dario Violi intanto tirano dritti per la propria strada e dopo aver ufficializzato i candidati bresciani continuano gli incontri sul territorio. Se la loro scelta di correre da soli sia vincente, oppure se risulteranno decisive le liste civiche di appoggio agli altri due principali candidati, lo si saprà il prossimo 5 marzo.