È tempo di ogm: «Solo benefici per la salute»
«Non li coltiviamo, ma li importiamo. Li mangiamo, ma non li studiamo». Sono gli Ogm, che la senatrice Elena Cattaneo (nella foto) invita a considerare non da posizioni ideologiche ma razionali: «La scienza ci dice che gli Ogm non sono pericolosi per la salute. Se qualcuno ha prove che dimostrano il contrario le metta a disposizione
». È questo l’approccio giusto, per la docente universitaria esperta di biologia e neuroscienze: «Servono prove e fatti, le opinioni non contano». Una frase non banale, se solo si pensa al caso Stamina e al rischio che quel metodo non scientifico fosse approvato e autorizzato dal Parlamento. Una battaglia che Elena Cattaneo ha combattuto in prima persona, nella legislatura ormai volta al termine. E ieri, premiata dall’assemblea dell’Upa come «Galantuomo dell’agricoltura», ha ammesso che è torturata dall’idea che «la politica voglia legiferare a prescindere dalla scienza». Ora la partita in gioco è quella degli Ogm: si pensi alla soia, per il 90% importata in Italia soprattutto da Paesi del continente americano. Il paradosso è tra noi: l’Italia vieta la coltivazione ma vacche e suini si cibano di quei prodotti. Il recente studio della Normale di Pisa ha evidenziato che «non ci sono rischi per la salute». Anzi, con gli Ogm «si riducono del 29% le micotossine nel mais» e calano i trattamenti con gli insetticidi. (m.tr.)