Fatture false Il Broletto tra i truffati
Si era fidata anche la Provincia di Brescia. Quindi, inevitabilmente, pure il Broletto compare nella (lunga lista) delle parti offese da una truffa milionaria scoperta dalla Guardia di Finanza di Milano insieme all’Agenzia delle Entrate: un giro di fatture false da 30 milioni che coinvolgeva 13 imprese italiane e 5 straniere, le quali fornivano — anche alla Pubblica amministrazione — carta e cancelleria per gli uffici a prezzi competitivi. Tra i clienti anche le stesse Fiamme Gialle di Milano, la procura, varie Asl e Comuni lombardi e piemontesi. In sintesi, nell’operazione «Paper-one» gli investigatori hanno individuato dieci società «missing traders», fantasma, interposte tra i fornitori comunitari e gli acquirenti reali della merce, in modo da emettere fatture per operazioni inesistenti nei confronti di altre, vere, beneficiarie della frode, che a loro volta si sono avvalse consapevolmente di un giro di fatture false per un imponibile di 30 milioni di euro (per 14 milioni di Iva evasa in cinque anni). A capo di tutto c’era un 39enne di Monza che aveva ingaggiato anche i prestanome necessari. Il pm ha già chiesto il processo per 16 persone, tra cui amministratori e rappresentanti legali delle aziende che andranno in udienza preliminare il 12 giugno. E tra gli uffici pubblici che «in buona fede e tramite il portale Mepa» hanno comprato carta e prodotti c’è anche la nostra Provincia. (m.rod.)