Lo spaccio lede la sicurezza: il questore firma un Daspo urbano
Destinatario del provvedimento del questore un 57enne sorpreso dall’Arma a vendere droga a Idro
Una minaccia per la sicurezza di chi vive nel Bresciano. A incarnare questa minaccia uno spacciatore di 57 anni, non nuovo a questa attività, che dopo essere stato sorpreso dai carabinieri a vendere eroina in un bar di Idro, è stato destinatario del primo Daspo urbano emesso dal questore di Brescia Vincenzo Ciarambino. Il 57enne non potrà entrare nel bar di Idro dove è stato sorpreso a spacciare, né potrà aggirarsi nelle vicinanze del locale. L’uomo ha pure l’obbligo di presentarsi ai carabinieri di Idro tre volte alla settimana e di rientrare a casa entro le dieci di sera e restarci fino alle 7 del mattino.
Una minaccia per la sicurezza pubblica. Una minaccia perché vendeva droga, non in modo occasionale, ma costantemente. E spesso nello stesso luogo, nelle vicinanze dello stesso bar.
Per troncare questa attività di spaccio il questore di Brescia è ricorso a un provvedimento che finora non aveva ancora utilizzato. Il 57 enne, sorpreso nei giorni scorsi dai carabinieri a spacciare droga a Idro, è il primo destinatario sul territorio bresciano di un daspo urbano. Il provvedimento è stato emesso dal questore a quasi un anno di distanza dalla sua introduzione. L’uomo, M.S. (le iniziali di nome e cognome diffuso dalla questura) è stato sorpreso da un equipaggio dell’Arma dei carabinieri mentre vendeva eroina in un locale di Idro. Altra droga l’uomo, con precedenti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, l’aveva nascosta in casa. Considerandolo una minaccia per la sicurezza pubblica il questore Vincenzo Ciarambino ha emesso il daspo. Per 3 anni il 57enne non potrà entrare nel bar di Idro dove è stato sorpreso a spacciare, nè potrà aggirarsi nelle vicinanze del locale. L’uomo ha pure l’obbligo di presentarsi al comando della stazione dei carabinieri di Idro tre volte alla settimana e di rientrare a casa entro le dieci di sera e restarci fino alle 7 del mattino. Nel daspo urbano anche il divieto di allontanarsi dal comune di residenza per un periodo di un anno.
La misura, disposta per la prima volta a Brescia, è prevista dal decreto legge numero 14 del 20 febbraio 2017 convertito nel decreto legislativo n. 48 del 2017 ed è applicabile da sindaco, questore e prefetto. Il daspo urbano può colpire anche i vandali che deturpano zone di pregio della città: il provvedimento li terrà lontani per almeno un anno. La misura prevede anche una sanzione amministrativa che varia tra 300 e 900 euro con l’allontanamento fino a 48 ore per chi lede luoghi di pregio artistico o storico, chi abusa di alcol e droghe o si prostituisce ostentatamente. La stessa misura si applica con il provvedimento del questore, ma per un periodo compreso tra 1 e 5 anni, per chi spaccia droga nei locali pubblici o nelle immediate vicinanze. Proprio come è successo a Idro.