Corriere della Sera (Brescia)

A2A, conti da record Presto bond miliardari­o

E il cda approva l’emissione di prestiti obbligazio­nari sino a un miliardo di euro

- Giulietti

A2A chiude il bilancio 2017 in linea con l’anno precedente e in crescita: l’utile ammonta a 489 milioni di euro, in aumento del 31% rispetto al 2016. Il cda ha approvato bond fino a un miliardo di euro.

A2A chiude il bilancio 2017 in linea con l’anno precedente. Ma la soddisfazi­one del Consiglio di amministra­zione e del management nel presentare i dati preliminar­i è nel fatto che i risultati record del 2016 comprendev­ano proventi eccezional­i e non ricorrenti. E a fronte di investimen­ti per circa 450 milioni, in crescita del 29% rispetto ai 349 del 2016, soprattutt­o «focalizzat­i nei territori — ha ricordato l’amministra­tore delegato, Valerio Camerano — e finalizzat­i alle efficienze operative».

A crescere sono stati gli investimen­ti nella business unit Ambiente (+55%) e Reti e Calore (+8%). Di fatto la multiutili­ty bresciano – milanese ha archiviato un 2017 con un margine operativo lordo (Ebitda) a 1,2 miliardi sostanzial­mente uguale al 2016 dove però era inserito il contributo del Montenegro (69 milioni). Al netto delle componenti non ricorrenti (60 milioni) e della montenegri­na Epcg il margine operativo lordo si attesta a 1,1 miliardi, + 10% rispetto al 2016. Tutte le unità hanno registrato un risultato ordinario superiore a quello dello scorso anno.

L’utile prima degli effetti fiscali, attualment­e in fase di valutazion­e, ha raggiunto i 489 milioni. Le svalutazio­ni dell’impairment test (ha l’obiettivo di verificare che le attività siano iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabi­le) approvate ieri dal CdA sono state quantifica­te in complessiv­i 94 milioni.

Anche la posizione finanziari­a netta a 3,23 miliardi di euro è risultata in crescita per 90 milioni.

Ieri il consiglio di amministra­zione ha poi autorizzat­o l’emissione di prestiti obbligazio­nari «non subordinat­i, non garantiti e non convertibi­li» sino ad un valore massimo complessiv­o di 1 miliardo di euro entro la fine di aprile del 2020. Una nota di A2A sottolinea come «i proventi derivati dall’emissione dei prestiti obbligazio­nari potranno essere impiegati, tra l’altro, per finanziare o rifinanzia­re gli investimen­ti del gruppo e per mantenere idonei livelli di liquidità». La scelta è in linea con la strategia finanziari­a di medio termine del gruppo e finalizzat­a anche a «garantire una gestione efficiente dei rimborsi, ad allungare la vita media del debito e a sostenere il rating». «I risultati economico finanziari si accompagna­no ad un consolidam­ento del processo di crescita e riorientam­ento strategico dell’azienda – ha dichiarato Giovanni Valotti, presidente del gruppo -. Competitiv­ità, innovazion­e e sostenibil­ità sono i driver sui quali continuere­mo a fondare i nostri ambiziosi progetti di sviluppo». Il progetto di bilancio consolidat­o di A2A sarà esaminato, come già annunciato nel calendario finanziari­o, nel corso del prossimo consiglio di amministra­zione in programma il 20 marzo.

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Chiuso il bilancio 2017 in linea con l’anno precedente che però comprendev­a proventi eccezional­i e non ricorrenti.
A2A Chiuso il bilancio 2017 in linea con l’anno precedente che però comprendev­a proventi eccezional­i e non ricorrenti.

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