Dopo la neve altra emergenza: buche sulle strade
Bazzani: «Posano l’asfalto a freddo dalle valli alla Bassa»
Se i quintali di sale sparsi sulle strade ci hanno preservato dagli effetti del gelo, l’emergenza, ora, è data dalle buche che si aprono sull’asfalto. Ma la Provincia assicura: i mezzi sono al lavoro.
Senza i quintali di sale sparsi sulle strade nei giorni scorsi, la viabilità sarebbe stata impensabile e l’elenco degli incidenti chissà quanto lungo. Eppure, esiste per la fisica un risvolto della medaglia: le buche nell’asfalto. Che si aprono un po’ dappertutto. Nulla di cui stupirsi, però: la salgemma giorno dopo giorno erode il pavimento stradale. Se poi ci mettiamo la neve, il gelo e le piogge di questi giorni, è inevitabile aspettarsi qualche «effetto collaterale».
Chiusa l’emergenza neve, quindi, si è aperta subito quella delle «cavità» nell’asfalto. La Provincia certo non è rimasta a guardare: è da ieri mattina che «le ditte sono al lavoro. Posano l’asfalto a freddo come se non ci fosse un domani» assicura il consigliere delegato Antonio Bazzani. Che da Brescia coordina i lavori sui 1.992 chilometri di arterie stradali della provincia. Tra pioggia e neve al momento comunque «c’è troppo bagnato. E in queste condizioni — spiega Bazzani — l’asfalto a freddo fatica a fare presa. Anche se rappresenta l’unica soluzione».
Sullo sfondo, in realtà, resta un altro macigno: quello dei fondi. «Appena riusciredi mo ad approvare il bilancio di previsione per il 2018 — dice il consigliere in Broletto — faremo un piano asfalti: servirebbero otto milioni di euro l’anno per una discreta manutenzione, ne troviamo a mala pena tre». Come dire, non si possono fare miracoli quando un ente di area vasta vede ridursi le risorse (mancano 16 milioni), ma non le competenze. E così, a chi gli chiede di arginare le buche nelle strade Bazzani ricorda che i mezzi sono in giro — dalla Valcamonica alla Bassa — ma bisogna gestire anche il pregresso.
«Quando siamo arrivati noi nel 2014 e ci siamo insediati, il piano “bitumati” era esangue: zero euro». La viabilità però non perdona le scelte di finanza pubblica. E per di più il meteo si mostra inclemente. Nei prossimi tre giorni si prevede pioggia battente sull’asfalto. Con un crescendo di buche e avvallamenti. Meglio quindi fare attenzione ed essere prudenti, è l’invito rivolto agli automobilisti.
Intanto, i camioncini con l’asfalto «freddo» girano da ieri anche in città, a Brescia: saranno operativi pure oggi, giorno di elezioni politiche. Bisogna sistemare i «buchi» creati dalla corrosione del sale. Di «voragini» se ne contano un po’ dappertutto, niente criticità maggiori di altre ma nessuna zona esclusa: dalle strade a sud della ferrovia fino alla zona dell’ospedale Civile. Nei quartieri o nelle vie secondarie. La preoccupazione della Loggia, nei giorni scorsi, era soprattutto dettata dal gelo: non ricoprire di salgemma e sabbia l’asfalto e i marciapiedi avrebbe creato parecchi incidenti e cadute. Si è sparso sale come richiesto dal «Piano neve», permettendo una normale gestione del traffico.
Adesso però le buche si aprono qua e là. Dopo giorni di neve e freddo, quella di ieri è stata una giornata più che altro di piogge. Con un rialzo delle temperature che continuerà anche oggi. Il servizio meteorologico di Arpa Lombardia non esclude comunque «qualche locale episodio di gelicidio», ma considera «poco probabili» gli accumuli
neve al di sotto dei cinquecento metri. Quello di oggi sarà dunque un tempo variabile, con «schiarite e annuvolamenti sparsi fino alla mattinata, annuvolamenti in aumento dal pomeriggio con probabili nuove precipitazioni (soprattutto in serata) a carattere di pioggia in pianura e con neve sopra i seicento, mille metri».
Il gelido Burian è ormai tramontato, come dimostra appunto il rialzo delle temperature: oggi sono previsti fino a otto gradi anche in Valcamonica, a Darfo, cinque a Montichiari e sei a Sirmione.
In città I camioncini con l’asfalto saranno operativi anche oggi, giornata di voto