La Mille Miglia omaggia l’Alfa e passa a Milano
Primo aprile 1928. La seconda edizione della Mille Miglia viene vinta dall’Alfa Romeo. L’edizione 2018 della corsa, presentata ieri a Ginevra, renderà omaggio alla casa automobilistica. E nel tragitto, per la prima volta, si toccherà Milano. Appuntamento dal 16 al 19 maggio.
Primo aprile 1928. Seconda edizione della Mille Miglia. Prima vittoria delle 11 inanellate nella corsa storica fino al 1957 dall’Alfa Romeo, record mai battuto. A inaugurare la serie di primati (di cui 7 consecutivi dal 1932 al 1938) furono Giuseppe Campari e Giulio Ramponi con la loro Alfa Romeo 6C Super Sport, ritenuta un capolavoro di architettura meccanica progettato da Vittorio Jano, padre di molti dei gioielli del «biscione» usciti dal Portello. E così, mentre si aspetta (dopo 30 anni di assenza) il ritorno in Formula Uno dell’Alfa Romeo, in accoppiata con Sauber, alla Mille Miglia si preparano i festeggiamenti per i 90 anni da quella vittoria che aprì un periodo di fasti (è prevista una tappa al Museo Storico della casa milanese).
Per l’edizione 2018 della Freccia Rossa, presentata al Salone dell’automobile di Ginevra, sfileranno (e gareggeranno) alcuni esemplari come la 6C 1750 Gran Sport di Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti, quella del celebre (e mai appurato fino in fondo) sorpasso al buio del 1930 nel duello con Varzi. Vecchie signore ancora affascinanti che, con l’organizzazione di Mille Miglia srl per conto di Ac Brescia, comporranno il serpentone di auto storiche che faranno rombare i motori dal 16 al 19 maggio sull’asse Brescia-Roma e ritorno. Richieste di partecipazione arrivate: 725. Accettate: 450 (72 case costruttrici registrate). Equipaggi provenienti dai cinque continenti (44 Paesi rappresentati, con Italia, Olanda, Germania e Regno Unito a farla da padrone).
Il «viaggio unico e affascinante alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, culturali e architettoniche del nostro Paese», come ha definito la Mille Miglia Giuseppe Cherubini, vicepresidente del Comitato operativo della gara, si svolgerà in quattro tappe: da Brescia a Cervia-Milano Marittima e poi dalla Riviera fino a Roma, dalla capitale a Parma, attraversando il passo della Cisa, rispolverato dopo molti anni, e poi da Parma verso Milano (per la prima volta, con passaggio in piazza Duomo e deviazione ad Arese e all’autodromo di Monza), prima del ritorno della Freccia Rossa a Brescia, dove sarà accolta dalla folla della Notte Bianca, cornice delle premiazioni.
«Quest’anno per la Mille Miglia si apre un importante decennio che la condurrà al traguardo dei 100 anni», ha ricordato il presidente dell’Ac Brescia, Piergiorgio Vittorini, che ha pure insistito sulla necessità di «incrementarne il fascino valicando i confini dell’evento che dura pochi giorni, riuscendo a coinvolgere il pubblico per 52 settimane l’anno». Ed ecco così che nasce Mille Miglia Green, riservata ad auto a propulsione elettrica, mentre con Coppa delle Alpi by Mille Miglia si attraverserà l’arco alpino in inverno. Perché la Freccia Rossa «coniuga tradizione e innovazione, sportività e eleganza, internazionalità e stile di vita italiano», ha sottolineato il presidente di Mille Miglia srl, Aldo Bonomi, cui ha fatto eco il vicepresidente, Franco Gussalli Beretta, evidenziando che «il mondo è diventato globale e oggi anche questa gara deve essere sempre più vicina ai nuovi mondi».