Il Carroccio a valanga sulla Lombardia Valtellina da record
Lega al 25% a Varese. Raggiunto il 21,7 a Bergamo Il centrodestra conquista tutti i collegi tranne Milano
Torna anche il voto operaio leghista. A Lumezzane, paese industriale del Bresciano, il Carroccio è al 38,5%. A Dalmine (Bergamo) al 32% ma con Forza Italia che crolla al 10%.
In definitiva è la zona Est della Lombardia il bacino più importante di voti per la Lega, ma è nella provincia di Sondrio che i Lumbard hanno toccato il 40.6%. In alcuni paesi della Valtellina e dalla Valchiavenna, che fanno parte della circoscrizione Lombardia 2, il partito di Matteo Salvini ha infatti abbondantemente superato il 40%, come accaduto a Bormio (44,5%) a Madesimo (46,6%), a Teglio (47%) e a Chiesa Valmalenco (46,6%).
Ovviamente anche la grande provincia bresciana e bergamasca ha costituito un terreno di caccia favorevole agli esponenti del Carroccio. Il miglior risultato nelle circoscrizioni è appunto quello di Lombardia 3, Bergamo e Brescia, dove la Lega ha raggiunto il 34,45%. Anche in provincia di Bergamo ci sono alcuni piccoli comuni dove i candidati di Salvini hanno superato il 40%, come a Luzzana (44,6%), Costa Volpino (40,7%) Piazzatorre (42,5%), Ponte di Legno (41,2%). Pontida è tornata al 38,8%.
In pianura il Carroccio vola più basso ma a Casaletto di Sopra, un piccolo paese della provincia di Cremona, il 52% dei 322 votanti ha messo la croce sul simbolo della Lega. Il centrodestra vince tutte le sfide in provincia di Lecco e la solita Lega fa il pieno di voti soprattutto in zona lago, in Valsassina e in Brianza. Il segretario regionale del carroccio Paolo Grimoldi ribadisce che il messaggio autonomista non sarà abbandonato.
I numeri confermano dunque che il Carroccio rinasce sempre dalle sue ceneri. Nel 2013 i risultati furono molto problematici, a pochi mesi dallo scandalo dei diamanti di Belsito. Per intenderci, nel seggio di Milano 1 alla Camera la Lega Nord scese all’8%. In provincia di Varese prese il 16%, in provincia di Sondrio il 22%. Nella città di Brescia vi fu il tracollo con la discesa all’11%. Andò meglio a Pontida con il 24%.
Nei collegi uninominali si sono combattute invece le battaglie dei big. Perde il noto pentastellato Danilo Toninelli, candidato nel collegio di Cremona del Senato (22%) sconfitto nettamente dalla candidata del centrodestra Daniela Santanchè (48%). Va male Vito Crimi (terzo con il 17% nel collegio del Senato a Lumezzane). A Varese Gianluigi Paragone soffia il secondo posto al segretario regionale del Pd Alessandro
Via libera ai big Nell’uninominale vincono Santanché, La Russa, Romani, Gelmini Ronzulli, Brambilla
Alfieri, entrambi però candidati anche al proporzionale e staccati dal senatore leghista Stefano Candiani (Lega), che sfiora il 50%.
Vincono molti big del centrodestra candidati in Lombardia: Ignazio La Russa, Paolo Romani, Licia Ronzulli a Cantù, Mariastella Gelmini a Brescia, l’atleta paralimpica Giuseppina Versace a Varese. Vincono anche Stefania Craxi a Monza e Seregno, Laura Ravetto a Como e la leader animalista Michela Vittoria Brambilla ad Abbiategrasso.