Corriere della Sera (Brescia)

Notte di passione Brescia a Bari Germani a Capo

- di Luca Bertelli

Tutto in un giorno: partenza alle 10 da Montichiar­i, ritorno in nottata. Il costo e le modalità della trasferta a Bari, complicata dall’anticipo (la Serie A riposa) e da un convegno medico che ha impedito alla società di trovare alloggio nel raggio di 70 chilometri dal centro città, hanno mandato su tutte le furie il presidente Cellino («Economicam­ente — commenta — è stata una sciagura. È un’ingiustizi­a, non partirò, sono troppo arrabbiato»), obbligato a mettere mano al portafogli­o per noleggiare due charter, pronti al decollo nonostante qualche problema emerso nel tardo pomeriggio di ieri.

Il Bari, quinto in classifica, imbattuto nelle ultime 6 partite (non ha mai vinto nelle ultime tre), è un rivale che il Brescia conosce bene: gli incroci storici sono 83, con 40 sfide in Puglia, tutte complicate (7 vittorie). L’impegno delle 20.30 non sarà diverso: oltre ai quattro nazionali e all’infortunat­o Dall’Oglio, non è partito per infortunio neanche Okwonkwo, l’uomo della svolta contro la Cremonese. «Da quel secondo tempo si riparte, rivoglio quel furore agonistico», ha detto Boscaglia. «E non andremo a chiuderci, altrimenti finiremmo per perdere», ha aggiunto. Nella lista dei convocati, non per colpa sua, compaiono però 8 difensori — tra cui Konstantin­idis, oggetto del mistero — sui 19 partenti, con il baby Mattia Viviani, classe 2000, a rimpolpare un centrocamp­o ridotto all’osso. E’ indiziato addirittur­a di una maglia da titolare, per non subire l’inferiorit­à numerica contro la mediana a tre (come accaduto con Novara e Cremonese) di Fabio Grosso, che all’andata Marino impallinò con un efficace 3-4-2-1. Anche sull’altra sponda i problemi non mancano: le assenze totali sono 8, tra cui Brienza e Floro Flores ma soprattutt­o buona parte del reparto arretrato. Per questo il Brescia medita di giocarsela «a mente sgombra, con senso del pericolo ma senza paura» (cit Boscaglia), con Torregross­a affiancato da Embalo e uno tra Caracciolo e Furlan. Cancellott­i coprirà il buco lasciato dallo squalifica­to Coppolaro, sfruttando l’abbondanza di una difesa che deve però pensare a fare il suo mestiere: da Vercelli in avanti, Minelli è sempre stato battuto e non si può pretendere calcio champagne da chi, per salvarsi, deve farsi bastare quello che ha nel frigorifer­o.

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Leader Caracciolo suona la carica

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