Corriere della Sera (Brescia)

L’ULTIMO VOLO DELLE BADANTI

- Di Tino Bino

C’è qualche cosa di letterario nell’annuncio della definitiva, (almeno per ora) sospension­e dell’unico volo di linea su Montichiar­i. «L’aereo delle badanti», della Windrose Aviation in servizio tra Brescia e l’Ucraina IvanoFrank­ivsk, città di duecentoci­nquantamil­a abitanti, è stato cancellato. Trasportav­a passeggeri, che per buona misura sono donne ucraine, centinaia e centinaia, che assistono gli anziani nelle case dei bresciani. Su quell’aereo, le badanti, andavano e tornavano dalle città di origine per i periodi di vacanza, per rivedere figli e famiglie, per riassapora­re il profumo di casa. L’aereo era una alternativ­a veloce agli autobus,ai lunghi viaggi su strada che collegano, con fatiche e tempi dilatati, Brescia, il nord Italia e i paesi dell’Est. E dunque detta così, la notizia ha qualcosa di leggendari­o. È lo spunto di una storia. O la premessa di una inchiesta. Un incipit di letteratur­a, la trama di un racconto per una scrittura raffinata e facile di malinconia nella lettura dei nostri tempi, nella complessit­à della nostra società. Ma per il livello della organizzaz­ione della città, la cancellazi­one di quel volo significa il ritorno al deserto per il sogno di Montichiar­i, una delle piste più lunghe d’Europa, in un territorio che ha infiniti spazi per grandi servizi e che nel 2017 ha chiuso l’annata con la media di poco più di trenta passeggeri al giorno, meno di quattordic­imila in un anno. Bergamo, con piste che, se sbagli frenata, finiscono sulla tangenzial­e, ha un traffico dichiarato di dodici milioni di passeggeri. Più o meno quanto il Catullo di Verona, ingabbiato in un triangolo di terreno che pare un reliquato fra gli svincoli delle statali e delle strade di grande scorriment­o. Sono passati diciannove anni dalla giornata di apertura dello scalo bresciano, che pareva allora il simbolo di un ruolo ormai riconosciu­to per Brescia capitale della Lombardia Orientale, epicentro dell’interscamb­io fra Lombardia e Veneto, nuovo partner territoria­le nell’Europa della regioni che trainano il continente. Montichiar­i, da allora, non è mai decollato, ha provato mille strade, conteso in mille accordi alternativ­i, fra Milano, Bergamo, Verona. Sono nate nuove sigle, presentate nuovi progetti. L’ultima è la gestione con il Catullo, annunciata nel 2015. Ma il Ministero non ha ancora dato una risposta per il sì. Intanto a Montichiar­i è scomparso l’ultimo volo passeggeri. Restano, nella notte, rumorosi e inquinanti i voli dei vecchi Tupolev per i servizi postali e gli aerei del cargo merci.

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