La navetta fa il bis Nel 2017 ha trasportato quasi 600 mila turisti
Grazie ai bus «navetta», l’anno scorso Sirmione ha evitato che arrivassero in centro storico 233 mila auto. Una scelta green che è stata riconfermata anche quest’anno, in modo da liberare la penisola dal traffico e dalle code che cominciano nella frazione di Colombare. È oggi il giorno in cui riparte il servizio integrato delle navette che l’anno scorso hanno trasportato, da aprile a settembre, 583.304 passeggeri. In media, più di tremila persone al giorno. Se si ipotizzano circa 2,5 passeggeri per veicolo, significa che il Comune ha evitato che nella penisola – la parte più bella e più delicata – arrivassero 233 mila auto. Il sistema dei bus navetta, poi, permette una riduzione degli inquinanti. Ad esempio, chi ha scelto l’autobus (Euro 6) ha ridotto del 36% le emissioni di anidride carbonica (CO2). Se i 583 mila turisti fossero rimasti sui loro mezzi, invece che salire sulle navette, avrebbero liberato nell’aria 34 tonnellate di CO2 in più. Discorso più evidente per gli ossidi di azoto (NOx): le navette di Sirmione hanno emesso 82 chilogrammi di NOx, con le auto la cifra sarebbe triplicata. «Tutto è nato per ridurre l’inquinamento – spiega Maurizio Ferrari, assessore di Sirmione – ma la scelta risponde anche a esigenze di sicurezza: se la strada è bloccata, un’ambulanza fatica a passare». Con un cadenzamento ogni 1520 minuti, le navette si sono dimostrate competitive. La tratta Colombare-centro storico, con 11 fermate, costa un euro, più 50 centesimi se il biglietto si fa a bordo. Il servizio (dalle 5.40 a dopo mezzanotte), sarà riconfermato anche quest’anno. L’unica novità riguarda i parcheggi nella zona residenziale di Colombare: valgono non più di tre ore, poi scatta la sanzione. Il limite non vale per residenti, domiciliati e chi ha un’attività in zona. (m.tr.)