Missionarie sulle punte, dalla scuola di ballo al Perù
Ieri danzatrici classiche per divertimento, oggi missionarie laiche nel lontano Perù per sfamare gli indigenti. Non solo sulla via di Damasco si resta folgorati come Saul. Accade anche in una stanza del Villaggio Sereno dove Cristina Facchini insegna danza. Ha toccato i cuori delle allieve il giorno in cui, fra un port de bras ed un pas de chat, ha parlato di suo fratello missionario in Perù. Da allora, non una ma sei allieve hanno fatto le valige e oggi aiutano chi ha solo occhi per piangere. Giù il tutu e su la tuta.
Valentina Massardi, 19 anni, da un anno è accanto a Sara Terna, in missione dal 2016. Sara è figlia della maestra di danza. E mai parola di madre ha fatto più colpo come in questo caso. Per ora non intendono tornare a Brescia.
Le sorelle Barbara e Sara Franchini, 26 e 20 anni, sono pendolari fra Perù e Italia. Barbara opera nella missione dal 2011. Si ferma 3-4 mesi, poi torna e resta in patria fino a quando la nostalgia non la fa ripartire per il distretto peruviano di Encañada, provincia di Cajamarca. Anche Sara, quando può, la raggiunge su quella terrazza a 3300 metri dal mare dove la morte è di casa. Piglia piccini e grandi.
Marianna Pengue, 33 anni di San Polo e Marica Beduschi, 28 anni del Villaggio Sereno, non intendono tornare a Brescia. Dal 2007 Marianna ha aperto la casa degli orfanelli ed ha adottato legalmente due bimbe: Irene ed Angela. Marica, l’ha raggiunta nel 2010. Questo il plotoncino bresciano delle missionarie.
Non solo loro hanno risposto all’appello di Cristina Facchini. Altri si sono mossi anche conoscendo il valore di don Alessandro, classe 1970, ordinato sacerdote diocesano a Faenza nel 1994. Ha scelto la via delle missioni in Perù 15 anni fa, ispirato dall’Operazione Mato Grosso. Solo dopo aver vista la realtà don Alessandro ha chiesto aiuto alla famiglia. Da qui il passaparola. «Tutto serve — conferma Cristina che in Perù c’è andata — la miseria uccide bimbi e grandi».
Al Villaggio Sereno è scattata la solidarietà. Una stanza vicina alla chiesetta di Santa Maria in Silva è piena di oggetti. Si può comprare di tutto. E i soldi vanno dritti in Perù. Domenica pomeriggio, alle 16.30, danzatrici di 20 scuole bresciane si esibiranno al teatro Santa Giulia del Villaggio Prealpino. Duecento ragazze daranno vita ad uno spettacolo fiume con la speranza di raccogliere un rivolo di soldini. Tutti per la missione.