Lgh, i conti tornano positivi L’utile supera i dieci milioni
Bene il risultato dopo le nozze con A2A, resta l’incubo del danno erariale
Croce e delizia, insieme. Se il primo esercizio realizzato per intero con la partnership di A2A ha visto Linea Group Holding (LGH) chiudere i conti del 2017 con ricavi in aumento e, soprattutto, con il ritorno all’utile (+10,5 milioni), le stesse nozze A2A-LGH sono finite al centro di un’istruttoria dell’Anac e, ora, della Corte dei Conti. Che vuole vederci chiaro, approfondendo l’ipotesi di un danno erariale per i Comuni soci che, tramite le società, hanno venduto le loro quote ad A2A.
Questa «nube» si addensa sopra Lgh, senza però adombrare gli ottimi risultati del bilancio consolidato 2017. Rispetto al 2016 i ricavi sono cresciuti del 3%, raggiungendo quota 503 milioni di euro; l’Ebitda è cresciuto del 14%, mentre la media delle altre utilities si ferma a un +6%; gli investimenti passano dai 47 milioni del 2016 ai 56,7 dell’anno scorso (+20%). Risultati industriali che sono stati rinforzati da una migliore gestione degli oneri finanziari e da proventi finanziari che hanno contribuito a riportare in utile la capogruppo (10,5 milioni). «Nel 2017 – commenta l’amministratore delegato di Lgh, Massimiliano Masi – oltre ai significativi progressi economico-finanziari abbiamo anche varato la riorganizzazione del gruppo, in modo da poter essere maggiormente focalizzati sui business nazionali e sul servizio ai territori».
Che equivale a dire ambiente, reti, energia rinnovabile, gas. C’è poi l’incorporazione di «Linea Com» (fibra ottica e wireless) in A2A Smart City, che secondo l’ad di Lgh «ha contribuito a creare un operatore di elevato standing al servizio delle nostre aree urbane e agricole».
Per l’ad Masi il presupposto di questa crescita di Lgh è da ricercare proprio nella partnership costruita con A2A: senza di loro «non saremmo riusciti a raggiungere questi traguardi». Il Gruppo Lgh, che nel 2017 ha gestito 938 mila tonnellate di rifiuti, si conferma tra i primi cinque operatori nazionali. Ha anche prodotto elettricità per 369 Gigawattora, esclusivamente da fonti rinnovabili. Ma il Gruppo Lgh non ha smesso di investire, mettendo sul piatto 57 milioni, utilizzati anche fare investimenti di manutenzione straordinaria negli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. «I rapporti fra i soci di questi primi 18 mesi di lavoro insieme sono stati estremamente positivi – ha detto il presidente di Lgh Antonio Vivenzi – Sono certo che la partnership con A2A continuerà a produrre sviluppo, innovazione e risultati di grande soddisfazione».