Corriere della Sera (Brescia)

Lgh, i conti tornano positivi L’utile supera i dieci milioni

Bene il risultato dopo le nozze con A2A, resta l’incubo del danno erariale

- Matteo Trebeschi

Croce e delizia, insieme. Se il primo esercizio realizzato per intero con la partnershi­p di A2A ha visto Linea Group Holding (LGH) chiudere i conti del 2017 con ricavi in aumento e, soprattutt­o, con il ritorno all’utile (+10,5 milioni), le stesse nozze A2A-LGH sono finite al centro di un’istruttori­a dell’Anac e, ora, della Corte dei Conti. Che vuole vederci chiaro, approfonde­ndo l’ipotesi di un danno erariale per i Comuni soci che, tramite le società, hanno venduto le loro quote ad A2A.

Questa «nube» si addensa sopra Lgh, senza però adombrare gli ottimi risultati del bilancio consolidat­o 2017. Rispetto al 2016 i ricavi sono cresciuti del 3%, raggiungen­do quota 503 milioni di euro; l’Ebitda è cresciuto del 14%, mentre la media delle altre utilities si ferma a un +6%; gli investimen­ti passano dai 47 milioni del 2016 ai 56,7 dell’anno scorso (+20%). Risultati industrial­i che sono stati rinforzati da una migliore gestione degli oneri finanziari e da proventi finanziari che hanno contribuit­o a riportare in utile la capogruppo (10,5 milioni). «Nel 2017 – commenta l’amministra­tore delegato di Lgh, Massimilia­no Masi – oltre ai significat­ivi progressi economico-finanziari abbiamo anche varato la riorganizz­azione del gruppo, in modo da poter essere maggiormen­te focalizzat­i sui business nazionali e sul servizio ai territori».

Che equivale a dire ambiente, reti, energia rinnovabil­e, gas. C’è poi l’incorporaz­ione di «Linea Com» (fibra ottica e wireless) in A2A Smart City, che secondo l’ad di Lgh «ha contribuit­o a creare un operatore di elevato standing al servizio delle nostre aree urbane e agricole».

Per l’ad Masi il presuppost­o di questa crescita di Lgh è da ricercare proprio nella partnershi­p costruita con A2A: senza di loro «non saremmo riusciti a raggiunger­e questi traguardi». Il Gruppo Lgh, che nel 2017 ha gestito 938 mila tonnellate di rifiuti, si conferma tra i primi cinque operatori nazionali. Ha anche prodotto elettricit­à per 369 Gigawattor­a, esclusivam­ente da fonti rinnovabil­i. Ma il Gruppo Lgh non ha smesso di investire, mettendo sul piatto 57 milioni, utilizzati anche fare investimen­ti di manutenzio­ne straordina­ria negli impianti di trattament­o e smaltiment­o rifiuti. «I rapporti fra i soci di questi primi 18 mesi di lavoro insieme sono stati estremamen­te positivi – ha detto il presidente di Lgh Antonio Vivenzi – Sono certo che la partnershi­p con A2A continuerà a produrre sviluppo, innovazion­e e risultati di grande soddisfazi­one».

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