Prove d’iscrizione a Medicina Arriva la formazione al liceo
Progetto di orientamento tra Calini e Ordine dei medici
Avere il 98% di possibilità di superare il fatidico test di ingresso all’università di Medicina è il sogno di ogni aspirante medico che potrebbe diventare ben presto realtà. Almeno per i 30 studenti del liceo scientifico Calini che partecipano al progetto «Biologia con curvatura biomedica» presentato ieri nella sede dell’Ordine dei medici della provincia di Brescia. Nessun gioco delle tre carte, nessun trucco nascosto, né risposte passate in anticipo, semplicemente un percorso di ben 150 ore di formazione finalizzato ad aiutare gli studenti a capire le proprie attitudini verso la professione medica e ad arrivare con solide basi al fatidico test. Il liceo Calini è la scuola prescelta dal Ministero dell’istruzione a livello provinciale (20 gli istituti coinvolti lungo la penisola) ma apripista nazionale è stato il liceo Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria, dove il percorso di Biologia con curvatura biomedica è stato avviato già nel 2011.
Ebbene, a distanza di sei anni è emerso che il 98% de- gli studenti di quella scuola (che aveva partecipato alla sperimentazione) che ha poi fatto il test nazionale di ingresso a una facoltà di medicina lo ha poi superato senza problemi, e soprattutto, senza bisogno di preparazione aggiuntiva dedicata. È proprio a partire da tale sperimentazione che il Ministero ha deciso di estenderla ad altre venti province, tra cui appunto Brescia e il liceo Calini. Chi si sofferma al 98% di studenti che supera il test non vede però il lungo lavoro di programmazione che c’è alle spalle e che è stato costruito con pazienza. Come ricordato ieri dal presidente dell’Ordine Ottavio Di Stefano e dal dirigente scolastico Marco Tarolli il progetto si articola in diversi momenti di formazione in aula e occasioni di apprendimento con didattica laboratoriale nelle strutture sanitarie coinvolte (Spedali Civili di Brescia e Istituto Clinico S. Anna). Gli studenti, nell’arco del triennio, faranno 150 ore complessive, 50 all’anno: 20 con i docenti del Calini, 20 con medici delle diverse specialità dell’Ordine, 10 sul campo in ospedale. Con cadenza bimestrale, a conclusione di ogni nucleo tematico di apprendimento, è prevista la somministrazione di un test con 45 quesiti a scelta multipla, sulla falsariga di quelli che gli studenti si ritroveranno poi nel concreto a dover fare i conti al momento del test di ingresso.
«Il percorso “Biologia con curvatura biomedica” - è stato ricordato ieri - aggiunge al curriculum degli studenti partecipanti una disciplina opzionale, che inciderà sul voto finale di Scienze, e si inserisce nel monte ore previsto dal progetto di alternanza scuola-lavoro». Il progetto illustrato ieri e che vede lavorare fianco a fianco Ordine dei medici e docenti del Calini rientra come detto in una sperimentazione più ampia. Una cabina di regia nazionale composta da funzionari del Miur e da medici dei diversi ordini terrà infatti monitorata la progressione del percorso nelle diverse province. Se la sperimentazione avrà successo, l’obiettivo è la possibilità di regolamentare l’indirizzo in tutti i licei scientifici del Paese e di avviare una sperimentazione analoga anche per i licei classici.
La gran parte degli studenti che partecipa ai test di ingresso e ambisce a diventare medico proviene infatti da scientifici e classici. Ma, al di là del test e delle ottime possibilità di superarlo, per gli studenti si tratta soprattutto di una grande opportunità per capire se la professione medica rientra davvero tra le loro attitudini svolgendo ore di alternanza scuola-lavoro davvero formative. Ben lontani, insomma, dal rischio fotocopie.
Il percorso Centocinquanta ore di lezioni per capire le attitudini degli studenti nella materie sanitarie