Corriere della Sera (Brescia)

Dubbini, Togni, Squizzato: campioni assoluti

- Maurizio Bertera

Due bresciani in prestito e un veneto ormai «adottato» dalla Società Canottieri Garda Salò: l’importante è che grazie a loro siano arrivati tre titoli assoluti da Genova, sede del Campionato Italiano Classi Olimpiche, la più importante manifestaz­ione della vela leggera.

Un buon bilancio, fermo restando che la collocazio­ne temporale del grande evento a fine marzo e non in tarda estate (o in autunno) come succede di solito ha limitato in parte la partecipaz­ione, anche e soprattutt­o dei circoli lacustri. Ma gli assenti hanno sempre torto e comunque compliment­i ai «primi».

I nomi sul gradino più alto del podio sono quelli di Alessandra Dubbini (470 femminile), Gianmarco Togni (49er) e Antonio Squizzato (2.4 mr) che sono usciti vincitori di una quattro giorni non semplice, ma completa per quanto riguarda le condizioni: forte vento il primo giorno, arie da Basso Garda il secondo, un mezzo disastro il sabato e una domenica quasi estiva con brezze leggere, mare piatto e cielo azzurro.

Quindi il valore del successo c’è tutto, aggiungend­o che in totale hanno gareggiato 200 velisti di tutti i circoli italiani. La vittoria più difficile è stata quella di Alessandra Dubbini, 19enne bergamasca – ma gardesana di sangue per un quarto (un nonno è di Maderno) e interament­e di vela – che dopo essere cresciuta nel Circolo Vela Toscolano Maderno è passata allo Yacht Club Italiano, per cui è tesserata la sua compagna di barca Benedetta Di Salle.

Non è una novità che l’equipaggio sia forte, non solo a livello italiano, ma questa volta ha dovuto superarsi per battere gli altri team aspiranti al titolo femminile: Ilaria Pater- noster-Bianca Caruso ed Elena Berta-Sveva Carraro. Tutte racchiuse in due punti, con Di Salle-Dubbini che sono giunte terze assolute del campionato e si sono portate a casa anche il titolo juniores.

Meno complicata la settimana di Gianmarco «Jimmy» Togni, prodiere sul 49er del napoletano Uberto Crivelli Visconti: il bresciano, cresciuto nella Canottieri Mincio di Mantova – anche questo fa notizia – è ora in forza alla Marina Militare e sembra lanciatiss­imo verso la possibile qualificaz­ione a Tokyo 2020. Sei primi, un secondo e due quarti come score finale a Genova hanno annichilit­o la concorrenz­a interna, certo bisognerà planare bene in acque straniere per guadagnare il pass per l’Italia.

Ennesimo titolo infine per Antonio Squizzato, 44enne pordenones­e che dal 2006 è alfiere della Canottieri Garda Salò: ha messo a poppa ancora una volta l’agguerrita flotta del 2.4 mR, il singolo con cui si disputano le Paralimpia­di. In otto prove è arrivato sei volte primo, una volta secondo e un’altra volta terzo: con tutto il rispetto per gli avversari, non c’è match in patria. E difatti, l’obiettivo del velista nordestino è cogliere la quarta partecipaz­ione paralimpic­a, inseguendo quella medaglia che coronerebb­e una grandissim­a carriera.

Facciamo il tifo per lui, al di là che il Garda è la sua seconda casa.

 ??  ?? Medaglie Da sinistra in senso orario: i ragazzi del 49r con Togni, Antonio Squizzato e Alessandra Dubbini (foto Marini/Fiv)
Medaglie Da sinistra in senso orario: i ragazzi del 49r con Togni, Antonio Squizzato e Alessandra Dubbini (foto Marini/Fiv)
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