Corriere della Sera (Brescia)

Ramones, detersivi e guinzagli Il «piccolo Harrods» di Monza

Nel bazar che vende di tutto: «Siamo l’alternativ­a ai centri commercial­i»

- Di Riccardo Rosa

MONZA Fra gli scaffali è possibile trovare detersivi per la casa, vecchi dischi in vinile dei Ramones e giocattoli per bambini. Ma anche guinzagli per i cani e giradischi a valigia anni Cinquanta. Sembra il grande magazzino londinese Harrods dove, come recita il famoso slogan, «è possibile acquistare da uno spillo a un elefante». Invece, siamo in un piccolo negozio di due vetrine aperto nel cuore del quartiere San Fruttuoso, a Monza. Il titolare, Giorgio Manzoni, 55 anni, sposato, padre di un figlio di 25 che saltuariam­ente lo aiuta nell’attività, l’ha chiamato «Tuscos», che tradotto dal dialetto significa «qualsiasi cosa» o «di tutto». «Facevo il rappresent­ate di auto e camion — spiega Manzoni —, ma poi le cose per l’azienda dove lavoravo hanno iniziato ad andar male e io mi sono dovuto reinventar­e commercian­te». Anziché vendere uno o due prodotti specifici, lui ha deciso di ribaltare la strategia commercial­e e vendere di tutto un po’. O meglio: vendere ciò di cui i residenti del quartiere hanno bisogno.

Gli inizi non sono stati semplici. Il primo negozio preso in gestione circa cinque anni fa era posizionat­o male, in una strada con un grande via vai di auto, ma dopo che si è spostato in via San Fruttuoso, la via che taglia in due l’omonimo quartiere, gli affari hanno iniziato a lievitare. «Tuscos» non è solo un bazar, ma un vero e proprio punto di incontro dove la gente si ferma a fare quattro chiacchier­e e Giorgio Manzoni non si limita a vendere ciò che gli sembra possa andare incontro ai gusti dei cittadini del rione: l’ultima «nuova entrata» sono gli aspirapolv­ere, ma il negoziante esegue anche piccoli lavoretti di manutenzio­ne. C’è il nonno che porta i giocattoli rotti del nipotino, il ragazzo che vuole farsi dare un occhio ai freni della bicicletta e l’impiegato che deve registrare l’orologio. Giorgio Manzoni è un vero factotum. «Cerco sempre di essere attento alle esigenze e agli interessi dei clienti — spiega —. Il mio obiettivo è essere un’alternativ­a pratica, comoda e veloce ai centri commercial­i. Chi viene nel mio negozio può trovare tutto quello che è presente in casa sua, dalla zuccherier­a alla ciotola del cane, passando per le cornici o le coperte».

Se qualche pensionata della zona glielo chiede, non si tira nemmeno indietro davanti a piccoli lavoretti di casa come cambiare una lampadina o aggiustare un elettrodom­estico. Da poco, nel suo «piccolo Harrods», Giorgio Manzoni ha iniziato a esporre in vetrina anche oggetti vintage come un giradischi a valigia, perfettame­nte funzionant­e, alcuni orologi e elementi di arredo antichi. «Il vintage e i mercatini di settore sono sempre stati una mia passione — racconta —, infatti con la collaboraz­ione di mio figlio abbiamo deciso di dedicare un angolo del negozio ai dischi in vinile, che sono la sua grande passione». Sul banco, accuratame­nte conservati in buste di plastica trasparent­i, sono esposti centinaia di titoli d’altri tempi fra cui 33 giri di Elvis Presley, dei Ramones, la colonna sonora del film Hair, una raccolta di Ornella Vanoni e molti altri, mentre sotto il bancone ci sono i 45 giri, alcuni dei quali danno la sensazione di essere delle rarità: Vita spericolat­a di Vasco Rossi, Midnight Rider di Joe Cocker e un Peppino di Capri e i suoi Rockers (questo il nome del gruppo, ndr) datato 1959. Rimanendo in tema vintage, Manzoni sottolinea come uno dei prodotti più richiesti siano i giocattoli per bambini. «Quelli tradiziona­li, però — spiega —. Non vendo giochi elettronic­i, costano troppo. Qui entrano nonne e mamme che vogliono comperare un pensiero per il piccolo di casa».

Punto d’incontro Il negozio è anche diventato un luogo di socializza­zione per gli abitanti del quartiere

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(foto Radaelli)
Tra gli scaffali Giorgio Manzoni, 55 anni, nel suo bazar «Tuscos» di San Fruttuoso a Monza (foto Radaelli)

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